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UN CORDIALE BENVENUTO NEL SALOTTO VIRTUALE DEI CULTORI DELL'ICONOFILIA, LO STUDIO ED IL COLLEZIONISMO DEI SANTINI E DELLE ANTICHE IMMAGINI DEVOZIONALI





venerdì 8 ottobre 2010

Iconofilia e Cultura: Casa Vallardi: l’elegante Salotto culturale nel cuore antico di Milano nel controverso secolo “dei lumi”


Ecce Homo
Raffinata litografia acquarellata a mano.
Vedova Vallardi, Contrada Santa Margherita 1113 in Milano
Prima metà sec.XIX
Collezione privata Galanzi



















Mossa da stima grande e ammirazione sincera ho più volte postato qui sul Blog miei articoli dedicati all’illustre Stamperia Remondini di Bassano del Grappa; un’altra importante Famiglia Italiana tuttavia, rese grande Opera per la diffusione della Cultura, religiosa e non solo, del nostro Paese sin dal lontano secolo XVIII: la Famiglia Vallardi di Milano, antica stirpe di Editori ad oggi conosciuti e assai stimati in tutto il Mondo.
La bella Storia di Casa Vallardi nasce nell’anno 1750 ed ha come culla una delle zone più belle e preziosamente caratteristiche dell’antica Milano: il Cantoncello.

Milano, Città bellissima: signorile, colta, generosa e gioviale.



Con lo spirito imprenditoriale e la serietà professionale che ancora oggi nitidamente caratterizza i Milanesi autentici, i Fratelli Giuseppe e Pietro Vallardi, alla morte del padre Francesco Cesare Vallardi, avvenuta al crepuscolo del secolo cosiddetto “dei lumi” nel lontano 1799, dall’elegante Salotto letterario da egli fondato- battezzato appunto Casa Vallardi- signorile meta e ritrovo della noblesse Milanese e Lombarda e di Geni della Letteratura Italiana quali il Brianzolo Giuseppe Parini (Bosisio,1729- Milano,1799) e l’ancor più illustre Cesare Bonesana Marchese di Beccaria (Milano,1738-1794), unendo insieme le distinte capacità ed attitudini ed i loro stessi nomi fondano la Ditta Pietro e Giuseppe Vallardi.
Operosi e produttivi di un ampio e variegato ventaglio di Opere autorevolmente spazianti dagli Atlanti geografici, all’edizione e diffusione di importanti Tomi scientifici, letterari e non per ultimo a carattere religioso, acquisendo la conoscenza e tosto sperimentandola delle più innovative per l’epoca tecniche dell’Arte grafica quali l’incisione su lastra di rame e la stessa litografia, diffondono ed esportano con grande successo ovunque in Italia e in Europa le loro belle creazioni, rifinite e rilegate con cura ed esclusiva eleganza.
Pietro Vallardi muore nell’anno 1919 lasciando in eredità alla moglie Giuseppina Radaelli il negozio già precedentemente aperto con il fratello Giuseppe al civico 1113 di Contrada Santa Margherita.
E fu proprio qui, nella pittoresca, antica Contrada Santa Margherita, che i torchi rumorosi e pesanti lavorarono instancabili sul rame nella produzione di bellissimi ed assai ricercati Santini, raffinati nei dettagli e rifiniti da diligenti pennellate di acquarelli policromi distribuite da personale serio e competente al servizio presso la Stamperia.
Di ben superiore entità, per metratura e per personale impiegato, fu il negozio originariamente inaugurato da Giuseppe Vallardi con il fratello Pietro e alla scomparsa di quest’ultimo da lui interamente rilevato e gestito.
Imprenditore dalle rare capacità, dotato di un antesignano senso del progresso e di un intuito negli affari decisamente non comune per quei tempi, grazie a un fine senso estetico e all’amore genuino che seppe nutrire per la grafica e l’Antiquariato in generale, Giuseppe dette un incredibile impulso accrescitivo all’antica Azienda calcografica, con l’aggiunta lungimirante di una Officina Litografica che accrebbe presto patrimonio e lustro alla Famiglia.
Alla morte, avvenuta nel 1843, di Giuseppina Radaelli, vedova di Pietro Vallardi, i figli di questi- Antonio e Fancesco Vallardi- ereditano un’avviata e stimata Bottega Tipografica, fonte forte e stabile di una consolidata, cospicua rendita annuale derivante dal fiorente commercio di belle Immagini devozionali, la cui gestione verrà tuttavia curata personalmente da Antonio.
I Santini e le fini Immagini devozionali prodotte dalla Antonio Vallardi Editore recano inferiormente sin da quell’anno la dicitura: Milano, presso A.Vallardi, C. S.Marg. N.80, ove l’ Editore , proveniente dal civico 9 della stessa famosa Contrada, aveva trasferito la propria attività.
A cavallo tra la fine del sec.XIX e gli inizi del successivo la stimata Casa Editrice Vallardi raggiunge l’acme della notorietà divenendo, con l’apertura di molteplici filiali nella stessa Milano e ovunque in Italia, il simbolo Italiano della sopraggiunta Era industriale, nella vitale rivoluzione socio-economica che sin dagli anni venti del secolo, in sequenza rapida ed esponenziale, andava ormai interessando i maggiori Paesi d’Europa.
Serietà e competenza furono- e continuano ad esserlo ancora oggi nel rispetto dell’antica tradizione grazie alla seria professionalità del Gruppo Editoriale Mauri Spagnol che ha rilevato l'Azienda- alla base del successo di questa grande Famiglia di Editori Milanesi, che, similmente e non meno dei famosi Remondini di Bassano, riuscirono grazie alla costanza del loro impegno e con l’entusiasmo generoso e l’amore per la loro attività, a diffondere con ampi consensi e riscontri ovunque in Europa la Cultura e l’ingegno Italiano; insomma, possiamo ben affermare, aggiungendo un altro fondamentale tassello nel panorama del Collezionismo dei Santini e nel vanto della nostra amata Italia.
Incisi su bella carta vergellata di qualità controllatamente superiore o illuminati in oro nei ghirigori elaborati delle raffinate cornici litografate, i Santini provenienti dai torchi della celebre Tipografia Milanese dei Fratelli Vallardi, della Vedova Vallardi e successivamente da Antonio Vallardi Editore, vennero realizzati da esperti Incisori Bavaresi ed Italiani impiegati a tempo pieno presso le Botteghe; furono realizzati nei secc. XVIII e XIX con bellissime incisioni a bulino su lastra di rame e con l’innovativa ed assai remunerativa tecnica litografica, sempre con l’accurata e distintiva coloritura a mano e spesso, oltre al riferimento della data di celebrazione della Festa calendariale dedicata al Santo raffigurato, con l’originale peculiarità di belle e significative massime tradizionalmente attribuite ai Santi più popolari della Cristianità.
Poco presenti sul Mercato Antiquario cartaceo nazionale e dunque di pregevole valore collezionistico risultano, tristemente, praticamente sconosciuti ed irreperibili in ambito Antiquario cartaceo Internazionale, e contrariamente alla caratteristica saliente che contraddistingue i Santini e le Immagini devozionali Remondiniane- l’assenza praticamente costante della firma della Stamperia di produzione- le Immagini devote Vallardiane con orgoglio sottolineano, sempre attestandola nell’elegante didascalia in caratteri corsivi inferiore all’ Immagine del Santo celebrato, la loro chiara e fiera origine Meneghina.
Paola Galanzi

1 commento:

  1. Collezionista milanese8 ottobre 2010 alle ore 13:35

    apprezzo molto questo bel tributo alla mia città e alla famosa casa editrice Vallardi produttrice di belle immaginette nato dalla signorilità sensibile di Paola Galanzi.
    un sincero ringraziamento da Milano
    Saluti.

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