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UN CORDIALE BENVENUTO NEL SALOTTO VIRTUALE DEI CULTORI DELL'ICONOFILIA, LO STUDIO ED IL COLLEZIONISMO DEI SANTINI E DELLE ANTICHE IMMAGINI DEVOZIONALI





venerdì 28 dicembre 2012

L'attenzione dei media e i riflettori puntati sulla Mostra A.I.C.I.S. PUER NATUS EST: il bellissimo servizio e l'intervista a Renzo Manfé di MERIDIANA NOTIZIE di Roma

 
 
Gli Auspici per A.I.C.I.S.-ASSOCIAZIONE ITALIANA CULTORI IMMAGINETTE SACRE- la nostra bellissima Associazione- nei neo-aperti Festeggiamenti in occasione del XXX Anniversario dalla Fondazione, sono luminosi e beneauguranti per l'Anno Nuovo 2013, ormai alle porte : la Mostra PUER NATUS EST-attualmente in corso a Roma, nell'elegante Salone del Chiostro del Convento di Santa Maria sopra Minerva (dietro al Panthéon), visitabile con ingresso libero fino al giorno 6 gennaio 2013- attira i Cultori di antiche Immagini devote provenienti da diverse Regioni d'Italia e, per i molti consensi e plausi finora ricevuti anche da Studiosi intervenuti all'inaugurazione dello scorso 7 Dicembre, stà sempre più affascinando anche il Mondo della Cultura e i Media.
 
Questo bellissimo VIDEO è stato realizzato da MERIDIANA NOTIZIE di Roma in data odierna 28 Dicembre 2012 con un raffinato réportage iconografico che mette in evidenza la preziosità e la rara bellezza degli antichi Santini manufatti dei Soci A.I.C.I.S. in esposizione ed un'interessante intervista al nostro stimatisimo vice-Presidente Renzo Manfè, da 30 anni insostituibile e preziosa "Colonna Portante" della nostra Associazione.
 
TV 2000, altra importante Emittente televisiva di Roma seguitissima a livello nazionale, ha dal canto suo già diverse volte chiamato Ospite il nostro caro Presidente Giancarlo Gualtieri ad illustrare al Pubblico il ricco Programma A.I.C.I.S. per l'importante "Compleanno " dell'Associazione.
 
 
Ad A.I.C.I.S. rivolgo di Cuore l'antico Augurio di
 
AD MAIORA
 
e
 
Felice e Prospero Anno Nuovo 2013
 
 
a tutti gli Amici Collezionisti ed ai Lettori del mio Blog !
 
 
Paola Galanzi
 
PER INFORMAZIONI E CONTATTI CON A.I.C.I.S.-ASSOCIAZIONE ITALIANA CULTORI IMMAGINETTE SACRE: aicis_rm@yahoo.it

martedì 25 dicembre 2012

PUER NATUS EST. Santo Natale a tutti !





BUON NATALE !

MERRY CHRISTMAS !

JOYEUX NOEL !

ZALIG KERSTMIS !

FELIZ NAVIDAD !

FROHE WEIHNACHTEN !


A.I.C.I.S.-ASSOCIAZIONE ITALIANA CULTORI IMMAGINETTE SACRE
ringrazia per la preziosa collaborazione i Soci-Espositori:

Maria Gabriella ALESSANDRONI
Gino ARESTIVO
Maria Rosaria ASSENZA TRIBASTONE
Edmondo BARCAROLI
Francesco BERNARDI
Francesca CAMPOGALLIANI CANTARELLI
Francesco BRACALETTI
Maria Teresa CASELLA BISE
Stefania COLAFRANCESCHI
Antonino COTTONE
Michele DAMATO
Giuliana FARAGLIA
Patrizia FONTANA
Carluccio FRISON
Paola GALANZI
Giancarlo GUALTIERI
Elisabetta GULLI GRIGIONI
Giuseppina LICORDARI GUALTIERI
Renzo MANFE'
Antonio MENNONNA
Vincenza MUSARDO TALO'
Orietta PALMUCCI
Daniele PENNISI
Paolo Raffaele SABATO
Mario SALATINO
Agostino SANGIORGIO
Gianni ZUCCO


Un Ringraziamento speciale a:

Giancarlo Gualtieri- Presidente A.I.C.I.S.
e
Renzo Manfé-vice-Presidente A.I.C.I.S.
per l'allestimento della Mostra e le fotografie

Daniele Pennisi
per la realizzazione della parte grafica-locandine ed inviti
 

sabato 15 dicembre 2012



Carissimi Amici Collezionisti, Soci A.I.C.I.S. e Cultori ,
giungano a tutti Voi, in tutta Italia, in Europa e nel Mondo intero, i miei più

 Sinceri ed Affettuosi Auguri di

BUON NATALE
ed un
Sereno e Prospero Anno Nuovo 2013

 per Voi e le Vostre Famiglie !

Auguri cari ed uno speciale Ringraziamento all'Amico
Mario Tasca
che ha messo a disposizione per la realizzazione di questo VIDEO i bellissimi Santini tratti dalla sua recente
Mostra
SANTINI, PASTA D'OSTIA, MADREPERLA E PAILLETTES
a Follina (Treviso)

Paola Galanzi

martedì 4 dicembre 2012

PUER NATUS EST: l'importante MOSTRA di Santini e antiche Immagini devote apre in Roma il 7 Dicembre p.v. i Festeggiamenti per il XXX Anniversario di A.I.C.I.S.-ASSOCIAZIONE ITALIANA CULTORI IMMAGINETTE SACRE



Noi Soci attendevamo da tempo questa importante data ed infine, grazie al costante entusiasmo ed impegno del nostro Presidente Giancarlo Gualtieri e del vice Presidente Renzo Manfè, tra appena tre giorni- il 7 di Dicembre- verrà inaugurata in Roma, nell'elegante Salone del Chiostro del Convento di Santa Maria Sopra Minerva (nel Cuore antico della nostra Capitale, appena dietro al Panthéon) l'importante Mostra "PUER NATUS EST" che, anticipando ed accompagnando per intero il periodo delle Festività Natalizie, ufficialmente dà inizio ai Festeggiamenti in occasione del XXX Anniversario di A.I.C.I.S., l'Associazione Italiana Cultori Immaginette Sacre, la nostra Associazione, e quasi per tutti noi una seconda Famiglia, di cui ognuno di noi è sinceramente orgoglioso di far parte.
 
La Manifestazione espositiva, di grande interesse Storico-Culturale e Religioso presenterà a importanti Organi di Stampa e Televisione, ufficialmente invitati il giorno dell'inaugurazione, una ricchissima selezione di circa 600 Santini e Immagini devote dal secolo XVII sino agli anni'30-40 del secolo scorso nel Tema della celebrazione e commemorazione della Natività di N.S. Gesù Cristo.
 
Un enorme ed accuratissimo lavoro di preparazione ed allestimento da parte del nostro Presidente Giancarlo Gualtieri e del vice Presidente Renzo Manfé con la partecipazione ed il contributo entusiasta e generoso in Santini ed Immagini devote da parte di moltissimi Soci A.I.C.I.S. di tutta Italia.
 
Fondamentale per la parte grafica l'encomiabile impegno e la bravura inimitabile del caro Amico e Socio Daniele Pennisi che ha creato la splendida Locandina e gli inviti per l'importante Evento.
 
A.I.C.I.S. continua ad unire dunque, nell'antico, originario spirito Cristiano di aggregazione e condivisione, noi Collezionisti e Cultori di tutta Italia: dal Piemonte e dalla Lombardia sino alla Sicilia e alla Sardegna.
 
La MOSTRA "PUER NATUS EST" inaugura, elegantemente accompagnando la celebrazione del Santo Natale in Roma, il Sogno trasformato in realtà nato quasi trenta anni fà dalla passione e dall'entusiasmo dei compianti Fondatori Commendator Gennaro Angiolino e Padre Lucio Migliaccio OMD.
 
Migliaia di Santini e antiche Immagini della Devozione Popolare salvate dallo scempio della distruzione nella salvaguardia di un Patrimonio Storico-Culturale e Religioso-Artistico di enorme valore: questo il lodevolissimo impegno dei Fondatori e dei Primi Soci A.I.C.I.S., monito ed esempio per tutti noi e per le generazioni che verranno.
 
 
 
Le Visite-con ingresso assolutamente LIBERO e GRATUITO-proseguiranno dal giorno 8 Dicembre sino al 6 Gennaio 2013 con i seguenti ORARI:
 
MATTINA : dalle h.09.00 alle h.12.30
POMERIGGIO: dalle h. 16.00 alle h.19.00
 
FESTIVI COMPRESI
 
I giorni di Natale e Capodanno:
APERTURA SOLO AL POMERIGGIO
 
L'Appuntamento, quindi, a Roma, venerdì prossimo 7 Dicembre alle h.18.00 nel Salone del Chiostro del Convento di Santa Maria Sopra Minerva in Piazza della Minerva nr.42.
 
Vi aspettiamo numerosi e .....BUONA VISITA !
 
Paola Galanzi

venerdì 30 novembre 2012

Follina (Treviso)- 1 e 2 Dicembre 2012: PASTA D'OSTIA, MADREPERLA E PAILLETTES, la nuova, raffinata MOSTRA DI SANTINI dalla Collezione MARIO TASCA

 
 
Come ogni anno Follina, ridente località in provincia di Treviso, anticipa le solenni Festività del Santo Natale con una bellissima MOSTRA DI SANTINI organizzata dal caro Amico Collezionista e Socio A.I.C.I.S. Mario Tasca.
 
La Mostra è aperta a tutti e metterà quest'anno a disposizione dei tanti Collezionisti e appassionati una splendida selezione di Santini in pasta d'ostia e preziosa madreperla ed eleganti e ricercatissimi Santini di pizzo decorati con luminose paillettes della Francia Romantica.
 
Dal sapore altrettanto Romantico e quasi di gozzaniana memoria il nome scelto dall'Amico Mario Tasca per il bellissimo Evento: PASTA D'OSTIA, MADREPERLA E PAILLETTES: un affascinante viaggio a ritroso nel Passato di un'Epoca storica intrisa di delicatezza e Buone Maniere.
 
Tanti, splendidi e selezionati dal noto buon gusto e dalla sensibilità di Mario i "pezzi" che verranno esposti nei Locali di Via Pallade nr.7, in concomitanza con COLORI D'INVERNO, l'imperdibile Mercatino di Natale a Follina.
 
L'Amico Mario, proprio per rendere fruibile la condivisione della sua bellissima Mostra a tutti noi Collezionisti di Santini d'Italia e del Mondo che per i motivi più vari non potranno personalmente visitarla a Follina, mi ha inviato un ricco saggio di esemplari esposti al quale stò lavorando per la realizzazione di un bellissimo VIDEO che sarà a breve disponibile sul mio Blog, prima dell'ormai prossimo Natale.
L'appuntamento per tutti è dunque fissato a FOLLINA (Treviso), negli eleganti Locali di Via Pallade nr.7, nei giorni di
sabato1 e domenica 2 dicembre 2012
 
Sabato dalle ore 10 alle 22,30
Domenica dalle 9 alle 20,30
 
Per l'inaugurazione, sabato 1 dicembre, alle ore 16,45, ci sarà nei locali della Mostra un piccolo Concerto de "L'Armonioso Duo" (flauto traverso Cristiana Tasca - chitarra classica Federica Basso) che per l'occasione, con l'aggiunta di una clarinettista, diventeranno " L'Armonioso Trio" .


Al termine del piccolo Concerto allieterà gli Ospiti ed i Visitatori un raffinato rinfresco.
La visita alla Mostra potrà essere anche un'occasione per spaziare tra le variopinte occasioni che offre il Mercatino di Natale della bella Follina e visitare la sua splendida Abbazia trecentesca.
 
All'Amico Mario i miei Migliori Auguri di un grande e meritatissimo successo della sua Mostra !

Paola Galanzi

lunedì 5 novembre 2012

Iconofilia e Cultura: al verso delle belle Immagini devote incise a bulino su rame dai grandi Incisori Italiani: le dure condizioni di vita e sprazzi di viva e commuovente umanità nell'Opera INCIDERE PER I REMONDINI di Vittoria Gosen

 
 
L'Opera di Vittoria Gosen pubblicata dall'Editore Tassotti
Bassano del Grappa-1999  
 
 
Nel travagliato periodo a cavallo tra la fine del secolo XVIII e l'inizio del XIX, politicamente caratterizzato dall'occupazione napoleonica e dalla raffica di confische da essa derivanti inflitte alla Chiesa di Roma nel suo prezioso Patrimonio iconografico ed artistico di inestimabile valore storico e culturale, rapide e tormentate si scandiscono le vite di quella lunga schiera di Artisti-Incisori legati professionalmente, in modo diretto o autonomamente (con saltuarie mansioni di collaborazione) ai più illustri Stampatori Italiani del 1700: i Remondini di Bassano del Grappa.
 
 
Inedita indagine di elevato interesse storico-culturale, l'Opera della Studiosa Veneta Vittoria Gosen analizza con criterio scientifico e squisita sensibilità di Storica, il lacunoso e di non sempre facile interpretazione carteggio privato -conservato presso il Museo Remondini di Bassano del Grappa- intercorso tra i più noti Incisori Italiani del Secolo dei Lumi e la celeberrima Ditta Veneta produttrice delle Stampe note in ogni parte del Mondo allora conosciuto.
 
 
Da Suor Isabella Piccini ad Antonio Baratti, dal Giampiccoli al Bonato, senza tralasciare gli Artisti minori che, seppur in maniera marginale e discontinua, ebbero rapporti di lavoro con la Ditta Giovanni Antonio Remondini, si dipanano agli occhi dello Studioso così come del colto Cultore di antiche Immagini devote istanti di vita salienti ed autentici, spesso caratterizzati dall'affanno e dalla frustrazione causata dalle retribuzioni basse e quasi sempre inique rispetto al duro lavoro svolto, condite da espressioni dirette e genuine nel bellissimo dialetto Veneto.
 
 
Chiave di lettura appassionante ed indispensabile per l'approfondimento dei veri Protagonisti dell'incantevole Mondo abitato dai Santi celebrati nelle nostre antiche, amate Immagini devote, l'Opera INCIDERE PER I REMONDINI - Lavoro, denaro e vita nelle lettere degli incisori a un grande editore del'700 - edito da TASSOTTI EDITORE in Bassano del Grappa (1999) nelle sue 143 pagine, con belle tavole di stampe Sacre Remondiniane a colori e in B/N, apre per la prima volta una finestra sul Veneto del 1700 e sulle difficili condizioni di vita dei nostri Incisori più amati.
 
 
Sempre pochi i soldi in tasca, il lungo e rigido inverno Veneto trascorso ad incidere rami a bulino in case buie, freddissime e tutt'altro che confortevoli, con canoni d'affitto elevati da pagare a scadenza, l'enorme e di certo non secondaria preoccupazione nel reperire in Italia bulini- i migliori erano quelli di fattura Inglese- all'altezza delle sempre più esigenti richieste del Committente-i Remondini- l'umile ma pur sempre dignitosa deferenza nei confronti del grande Stampatore Bassanese: questi i colori, talvolta grevi ma sempre autentici di spaccati di vita di questi grandi Artisti il cui nome compare spesso nel margine inferiore dei nostri più bei Santini a incisione.
 
 
Nel bellissimo Lavoro di Vittoria Gosen insieme agli Artisti del rame riemergono vivaci dall'anonimato e dall'oblìo dei secoli trascorsi nomi e caratteri di Personaggi e Figure modeste ma fondamentali come quella del calderer- l'artigiano che dalla fusione del rame realizzava le famose lastre su cui poi incidevano gli Artisti - i rami cosiddetti- e molti dei nomi degli Agenti al soldo dei Remondini disseminati per tutto il territorio nazionale, con l'incarico di intermediazione tra Committente ed Incisori.
 
 
Un'Opera unica nel suo genere che non può mancare nella nostra personale Biblioteca.
 
Un grande lavoro di ricerca e attento confronto per, a distanza di circa 300 anni, far riconquistare la scena- in memoriam -ai grandi Incisori Veneti ed Italiani in genere che prestarono la propria opera ai Remondini.
 
 
Il Libro è disponibile ed ordinabile direttamente on line presso l'Editore Tassotti di Bassano del Grappa: http://www.tassotti.it/
 
Paola Galanzi


venerdì 19 ottobre 2012

Beautées passées: ossia il tragico tonfo nel Mercato Antiquario cartaceo internazionale dei Santini merlettati alias "di pizzo" Francesi del secolo XIX

 
Un classico Santino"Sansulpiciano", edito dall'Editore Bouasse Lebel nel secolo XIX acquistato una decina d'anni or sono oltre i 100 euro ed oggi reperibile sul mercato delle aste on line d'Oltralpe per appena una manciata di euro.
 
 
Il Collezionista, come un Azionista di Borsa, deve necessariamente essere sempre aggiornato e al passo con le flessioni, i picchi ed i crolli delle molteplici varianti di Santini e Immagini devote offerte dall'Antiquariato cartaceo internazionale.
 
Già, proprio come un Azionista di Borsa.
 
La crisi nazionale e globale, infatti, che allo stato attuale dell' immutato scenario politico internazionale non trova humus fertile per la tanto auspicata rinascita economica, nella fittissima trama di fattori che l'hanno determinata e nelle polivalenti conseguenze da essa derivanti, è arrivata quasi ad azzerare il valore di una delle più belle e per anni da tutti noi Collezionisti ricercate tipologie di Santini: i Santi di pizzo-in siderografia in bianco e nero o acquarellate a mano- stampati a Parigi in Rue Saint Sulpice nel 1800 dal famoso Editore Bouasse Lebel.
 
Sic transit gloria mundi.
 
Cavallo di battaglia per oltre un decennio di commercianti e venditori professionali costantemente attivi sul web, ed in particolare su un noto mercato internazionale di vendite on line, e da essi venduteci per centinaia di euro l'uno negli "anni d'oro" anzidetti, già da diversi anni hanno subito un inarrestabile crollo nella domanda, contro un'offerta- a livello nazionale- che ha ormai notevolmente -per nostra fortuna-dovuto ridurre le iniziali astronomiche pretese.
 
Ma cos'è successo esattamente ?
Com'è possibile che i tanto ricercati Sansulpiciani della Francia Romantica siano oggi valutati meno di un Santino- per quanto raro e pur sempre assai curato nella fattura- in cromolitografia ?
 
 
La risposta è palese e già da tempo sotto gli occhi dei Collezionisti più attenti, abituali frequentatori delle aste su internet: venditori e mercanti di antiche carte d'Oltralpe, assistendo, inizialmente impreparati e stupiti, al volume delle vendite ed ai conseguenti fatturati annui di decine di migliaia di euro di astuti venditori non Francesi, avranno sicuramente pensato: "Il prodotto-cioè i vari Santi di pizzo Bouasse Lebel, Turgis, Letaille etc.- è indiscutibilmente nazionale, cioè Francese, e dunque noi possiamo reperirlo con più facilità di commercianti stranieri e, conseguentemente, offrirlo sul Mercato a prezzi concorrenziali, senza cioè l'esosa e spesso assurda "cresta" applicata dai venditori non-Francesi". E così è stato.
 
Già da circa quattro-cinque anni a questa parte, stuzzicati nel latente e pur sempre lodevole nazionalismo sempre dimostrato nel corso di secoli di Storia, i Francesi propongono sul web i loro Santini a prezzi, a dir poco, ridicoli : in asta dai 3 agli 8 euro.
 
Tuttavia, Virtus in medio stat e, ritengo personalmente, che anche tali prezzi siano non congrui- soprattutto in condizioni di perfetta conservazione e bellezza del Santino- per delle Immagini devote che hanno indiscutibilmente fatto la Storia della devozione popolare in Europa per oltre un secolo.
 
In questo scenario, già di per se deplorevole, si aggiunga la tragedia di tutti noi Collezionisti d.o.c. che si ritrovano oggi in Collezione decine e- nei casi più disperati- centinaia di Santi Francesi in pizzo firmati Bouasse Lebel o altri nomi famosi di Case Editrici locali; un'immensa, spropositata quantità di soldi spesi per una tipologia che è oggi stimata appena una manciata di euro...
 
Personalmente, amando la Collezione "dinamica" e cedendo perciò periodicamente Santini dalla nostra privata Collezione per bilanciare le spese affrontate per l'acquisizione di nuovi pezzi, da Collezionista "infiltrata" nel poliedrico mondo dei venditori professionali di Santini del web, ho con amarezza potuto constatare quanto su descritto: un Bouasse Lebel da me pagato ormai quasi un decennio fà ad un venditore nazionale ben 300 euro ed offerto in asta a soli euro 70 è rimasto invenduto, senza alcuna offerta.
 
Recentemente ho avuto modo di parlare e confrontarmi sull'argomento con alcuni Collezionisti nazionali di Santini e diversi tra loro, profondamente amareggiati per essersi accorti in ritardo delle cifre esagerate sborsate su un grande mercato di aste on line con aste comprovatamente rivelatesi, talvolta, tutt'altro che trasparenti o in mercatini "mordi e fuggi" (motto valido per gli scaltri venditori, naturalmente !) mi hanno espresso la volontà di essere ormai intenzionati a cedere, seppur con enorme e comprensibile tristezza, "in blocco" la propria Collezione.
 
 
Complice la crisi attuale, gli stessi Collezionisti decisi con amarezza e loro magrado a disfarsi dei loro "tesori" per anni e a suon di bigliettoni da cento euro l'uno ospitati con Amore nei propri Albums, sono diventati altresì bersaglio di mercanti senza scrupoli che hanno loro offerto la vergognosa e ridicola cifra di pochi euro "a pezzo".
 
 
Alla luce di quanto sopra finora esposto è inevitabile e salutare per tutti noi Collezionisti una pausa di arresto: a mio avviso, in questo momento NON conviene assolutamente più investire i nostri denari in Santi di pizzo Sansulpiciani e, in egual misura, NON è auspicabile attualmente la cessione dei nostri merlettati già in Collezione.
 
Implacabile e inesorabilmente ricorrente nella Storia la Teoria settecentesca del Giovan Battista Vico, che lo si voglia o no, è oggi dunque perfettamente applicabile anche ai nostri amati Santini.
 
 
Paola Galanzi

sabato 13 ottobre 2012

La sublime bellezza dell'iconografia Mariana nelle antiche Immagini devote: una riscoperta passione tutta Italiana

 
Uno splendido Santino in cromolitografia di fine secolo XIX-inizi del XX che, pur nella sua semplicità, esalta la sofisticata Bellezza dell'iconografia Mariana.
 
Collezione privata Galanzi  
 
 
Il tema dell'iconografia Mariana, complesso e, soprattutto, perfezionatosi assai lentamente nel corso dei secoli, affonda le proprie radici in Epoca Romana Imperiale tra il secolo I ed il II  d.C. 
 
Le prime rappresentazioni pittoriche della Santa Vergine Madre del Cristo Gesù sono infatti databili del periodo anzidetto e si collocano all'interno delle antiche Catacombe in Roma -prima tra queste quella di Santa Priscilla- sedi di ritrovo di Pietro e di Paolo con i proto-Cristiani per la Celebrazione della Santa Eucarestia, Templi di Preghiera e vivo ringraziamento a Dio, Santuari di culto per i primi Martiri.
 
Bisognerà tuttavia attendere sino al secolo IV d.C., e precisamente all'anno 313, l'Editto promulgato dall'illuminato Imperatore Costantino che, nella sua dichiarazione ufficiale di liceità della Religione Cristiana, dischiude trionfalmente le porte ad una meravigliosa diffusione del culto e della devozione a Maria che si paleserà con il fiorire copioso di Chiese a Lei dedicate ovunque nell'immenso territorio delle Regioni dell'Impero Romano giunto, ormai, insieme al credo politeista, al suo inesorabile tramonto.
 
Originariamente senza dubbio ispirantesi alla rappresentazione scultorea classica della dea pagana Tellus-la Madre Terra- principio di Vita e simbolo arcaico di Fecondità e Prosperità, la raffigurazione della Madonna, con o senza il Bambino Gesu' sul suo petto, ad ogni latitudine, ha orientato, da quel momento in poi, migliaia di Artisti, Pittori e Scultori, fino ai giorni nostri.
 
Il termine stesso di Madonna- formula reverenziale con la quale ci si rivolgeva a probe madri di Famiglia e a pie donne di nobili natali in epoca medievale- implica intrinsecamente la reverente e profonda venerazione già anticamente tributata alla Santa Madre di Dio, Maria.
 
Volutamente sorvolando in questo contesto sui complessi e ricorrenti dibattiti cristologici che ebbero in seno ai Concili Ecumenici III e IV, talvolta anche con aspri scontri tra i convenuti Rappresentanti di tutte le Diocesi del Mondo, a trattare il tema della Madre di Dio, Chiese ovunque ne celebrarono la solenne soavità introducendo e diffondendo ovunque sin dal secolo VI° la celebrazione imponente dell'Assunzione in Cielo di Maria stabilita ed unanimamente riconosciuta il giorno 15 di Agosto in tutti i Calendari celebrativi delle Chiese di Oriente e di Occidente.
 
In Epoca Medievale e nel Rinascimento l'edificazione di Chiese così come di grandiose Cattedrali in stile romanico ne promosse il culto diffondendone ed amplificando
attraverso bellissime Effigi la nobile iconografia che ispirò Artisti della levatura di Duccio da Boninsegna, Michelangelo Buonarroti, Leonardo da Vinci -e nella florida Regione delle Fiandre, nei successivi secoli XVII e XVIII, insigni Artisti-Incisori nella realizzazione di splendide Immagini devote acquarellate a mano e gentilmente illuminate in oro zecchino- a rappresentarla in Capolavori scultorei e pittorici di incomparabile Bellezza.
 
Il Dogma dell'Immacolata Concezione, solennemente proclamato dal Sommo Pontefice Papa Pio IX nel 1854, promuoverà una nuova e ricchissima stagione di diffusione iconografica dedicata a Maria Vergine, rappresentata e perpetrata dai più importanti Stampatori ed Editori Francesi, dalla Maison Basset e Bouasse Lebel di Parigi a Pintard a Lione e Pellerin a Epinal, ognuno secondo uno stile proprio e personalissimo ma sempre conformi al richiamo imprescindibile all'iconografia classica celebrata dai più grandi Geni dell'Arte di ogni tempo.
 
Riprese, tra la fine del Secolo Romantico e gli anni'40 del secolo XX, dalla celebrata Casa Editrice Santa Lega Eucaristica di Milano, e non senza minor pregio e successo dalla premiata Litografia San Giuseppe di Modena nelle sue bellissime ed inconfondibili Madonne litoleografiche, le "vere Effigi" e le Madonne venerate nei principali Santuari d'Italia e del Mondo stampate in cromolitografia, occupano oggi uno dei primissimi posti tra i desiderata dei Collezionisti del nostro Paese.
 
Sono Santini semplici sì, ma di una bellezza e di un fascino tutto particolare, curatissimi nei dettagli, così come nella cromìa,spesso impreziositi, in taluni esemplari, di sobri tocchi in oro zecchino che sempre più Cultori della nostra comune, bellissima Passione stanno scoprendo e rivalutando, ospitandoli oggi con orgoglio nelle proprie Collezioni.
 
In esse la Madonna, dolcissima Madre Celeste, guarda benevola il Devoto che ad Ella si rivolge con Fede nella Preghiera, mostrando con immenso Amore materno il suo piccolo Gesù, spesso rappresentato paffuto e ricciolino.
 
Ai giorni nostri, nell'era del progresso informatico e di una contestuale ed assai preoccupante perdita dei veri Valori etici e Morali, Sua Santità Papa Benedetto XVI ,così come il suo predecessore sul trono di Pietro, l'amatissimo Papa Giovanni Paolo II, profondamente devoto a Maria, nell'Angelus domenicale in San Pietro, così come nelle sue frequenti visite ai maggiori Santuari mondiali del culto Mariano di Lourdes e Fatima, invita noi Cristiani ed i fedeli tutti a vivere la Vita- sommo ed irripetibile Dono di Dio- "con Animo profondamente e sinceramente Eucaristico secondo il suo sublime Esempio affinchè possa essa per tutti noi diventare un meraviglioso Magnificat".
 
Paola Galanzi


lunedì 24 settembre 2012

Iconofilia e Tradizione: i nostri Santini raccontano la Storia: il Santino-Ricordo di un impavido, giovanissimo Figlio d'Italia Eroe del Carso nella Grande Guerra del 1915-18

 
 
Santini-Ricordo, In Memoriam.
 
Immaginette religiose a tutti gli effetti per la Cristiana Pìetas che suscitano nel commuovente Ricordo, i Luttini, di cui già ha scritto un bellissimo articolo tempo addietro su questo Blog l'amico e Collezionista Stefano Fasoli, Curatore de Il Museo del Santino di Sommacampagna (Verona), rappresentano senza dubbio alcuno interessanti documenti -soprattutto se oltre il secolo di datazione- e con onore occupano oggi un posto di rilievo all'interno delle stesse canoniche Collezioni di Santini.
 
Ricercatissimi nel centro Europa ed in particolare nel Belgio per un assai interessante aspetto storico-genealogico cui gli amici Fiamminghi sono ammirevolmente appassionati, i Luttini cosiddetti, soprattutto se stampati dalla Tipografia Santa Lega Eucaristica di Milano dalla seconda metà del secolo XIX sino ai primi anni '40 del secolo scorso, sono oggi sempre più richiesti e collezionati anche dai Collezionisti Italiani di Santini.
 
 
 
 
Rinaldo Barbassi- Giovane Eroe d'Italia caduto sul Carso
 
 
Classe 1897, Rinaldo Barbassi è ricordato sul suo Luttino con un'antica fotografia in divisa da Fante: probabilmente l'ultima foto scattata in occasione della partenza per il fronte.

Dall'espressione colta dall'obbiettivo in quell'attimo fuggente di vita traspare un velo di malinconica tristezza mista a timorosa perplessità, quasi presagi di un iniquo destino.

Sul Luttino nessuna notizia del luogo natio, seppure deducibile, con pur sempre cauta e doverosa approssimazione, alla regione d'Italia dove risulta ad oggi maggiormente diffuso il suo cognome: il Piemonte.
 
Incisiva e tagliente, pur nella comprensibile genericità geografica del sì vasto territorio scenario dell'orrida Guerra, la localizzazione del luogo ove combattendo per la Patria egli cadde.
 
Celebrato, nelle sue salienti peculiarità ambientali, già duemila anni fà dal grande Poeta mantovano Virgilio nell'Eneide, il Ricordo di Rinaldo ci giunge così dall'antichissimo e severo territorio del Carso, due anni esatti dopo l'entrata dell'Italia in guerra: il 24 Maggio 1917.
 
Rinaldo, un giovane Figlio d'Italia con la Speranza nel futuro disattesa dalle Parche impietose che combattè con Valore in trincea e sul campo, patì il freddo e la fame, conobbe la paura all'accecante bagliore e al cupo fragore dei fuochi d'artiglieria ed incontrò infine, gelida, la Morte.
 
Forse il suo ultimo pensiero prima di spirare fù rivolto alla Madre e alla Famiglia in pena per lui.
 
Rinaldo morì sul campo di battaglia a soli 20 anni di età.
 
Un giovane Eroe d'Italia che con il sacrificio sommo della Vita contribuì con Onore a ridisegnare i Confini e la gloriosa Storia d'Italia nella più ingente perdita di vite umane- militari e civili- che si ricordi: nove milioni di soldati caduti e circa sette milioni di vittime tra i civili.
 
Non sappiamo se la notizia della morte di Rinaldo giunse immediata alla Famiglia che con trepidazione attendeva sue notizie dal fronte.
Probabilmente fu -come di frequente accadde all'epoca, date le dimensioni del conflitto e le ingenti forze militari in campo-inizialmente dato per disperso ancor più straziando i Familiari nel dubbio della sua sorte e nella speranza del suo ritorno.
 
La mesta notizia della sua morte arrivò con certezza nella sua Casa tra il mese di Giugno e i primi dieci giorni di Luglio dell'anno 1917: il giorno 11 di Luglio, stroncato dal dolore inconsolabile della sua prematura scomparsa, moriva infatti suo padre Antonio
 
"unendosi a lui nell'Eternità, lasciando desolate nella sventura con la sola Fiducia in Dio la moglie e le figlie".
 
 
 
 
 
 
Particolarmente significativa e molto bella l'immagine in litografia sul recto del Santino-Ricordo: un giovane Soldato d'Italia, nel campo coperto di morti per la Patria, bacia con slancio e Fedeltà il Tricolore prima di accomiatarsi per sempre dalla vita terrena e seguire l'Angelo di Dio nell'Eternità.
 
 
IDDIO MISERICORDIOSO CORONI COLLA GLORIA ETERNA L'EROICO SACRIFICIO DEI PRODI FIGLI D'ITALIA
 
 
Paola Galanzi


mercoledì 5 settembre 2012

Nella Fede del Cristo Risorto: ad un anno dalla sua scomparsa A.I.C.I.S. ricorda con commozione ed affetto Padre Lucio Migliaccio OMD ed il suo sublime impegno Cristiano al servizio della Chiesa, dei Poveri e dei più bisognosi


Quinta de Tilcoco, Cile- 2001

Il commuovente e gioioso momento della consegna della CASA A.I.C.I.S., costruita con le offerte di tutti i Soci, da parte di Padre Lucio Migliaccio OMD alla vedova Isabel Cristina Rojas Zuniga e alle sue bambine Daniela, Debora e Valeria



E' trascorso poco pù di un anno dalla scomparsa di Padre Lucio Migliaccio, già XXIX Rettore Generale dell'Ordine dei Chierici Regolari della Madre di Dio, avvenuta, quasi per l'elevata simbiosi mistica e fervente Devozione che ad Ella lo unì per l'intero, lungo suo cammino terreno, il 15 di Agosto, Giorno dell'Assunzione della Beata Vergine Maria.

Guida Spirituale ed Umana di incomparabile spessore e Faro costante della nostra Associazione, Padre Lucio è stato sin dal primo giorno della sua Fondazione, avvenuta il 6 Luglio 1983 insieme al compianto Commendator Gennaro Angiolino, Strumento di Carità e di Amore Cristiano in aiuto dei dimenticati e dei più Poveri.

Per anni insieme a Gennaro Angiolino fu promotore di una raccolta annuale di offerte destinate a lenire le sofferenze e a restituire Dignità Umana e Serenità ad interi e numerosi nuclei Familiari delle aree più disagiate del Terzo Mondo, e grazie alla risposta entusiasta e alla generosa e solidale partecipazione dei Soci A.I.C.I.S., Padre Lucio potè infine realizzare, con immensa sua Gioia e commozione, il sogno di poter costruire una Casa- modesta, ma con quel fresco, buon profumo di pulito che nasce dalle Opere Buone fatte con il Cuore- per una numerosa Famiglia formata da una Madre provata dalla Sofferenza e dai Sacrifici quotidiani sopportati Cristianamente da sola, senza più un marito al suo fianco- ma sempre con il dolce Sorriso della Speranza nella Divina Provvidenza- e per le sue tre piccole bambine rimaste orfane del padre; questa Casa fu costruita e solennemente inaugurata in presenza di alte Cariche Civili e Religiose del luogo nel 2001 a Quinta de Tilcoco in Cile: la targa al suo ingresso reca il nome di CASA A.I.C.I.S.





Il biglietto augurale per il Santo Natale 2001 e la commossa espressione di immensa Gratitudine e Gioia della Famiglia cilena beneficiata della CASA A.I.C.I.S., realizzata grazie all'impegno costante e generoso di Padre Lucio, del Commendator Gennaro Angiolino, del nostro vice Presidente Renzo Manfé e di tutti i Soci.


 
Nato a Napoli il 3 Agosto 1918 Padre Lucio ha
frequentato il ginnasio presso l’Istituto Pontano dei Padri Gesuiti.
Entrato nell’Ordine nel 1933, sull’esempio
del fratello padre Ugo, dopo alcuni anni passati in Toscana per completare la preparazione scolastica ed il noviziato, fu inviato a Roma per frequentare la facoltà di filosofia e teologia presso la Pontificia Università Gregoriana. Il 3.10.1940 emette la professione solenne.
Ordinato sacerdote il 12.7.1941, nello stesso anno fu inviato a Chiusi, segretario di Mons.Carlo Baldini, ricoprendo la carica di assistente diocesano della GIAC.
Durante il periodo bellico si adoperò
nell’assistenza ai profughi, giungendo con il Vescovo sempre fra i primi dove era il bisogno, per soccorrere i feriti dei bombardamenti. Organizzo con la POA, di cu cui era il direttore diocesano, i primi rientri dei profughi dalla Toscana. Fondò il primo Reparto ASCI della Provincia di Siena.
Trasferito a Roma nel 1946 nella
Comunità di S. Maria in Campitelli, nel
1933 fu nominato Assistente e
Procuratore Generale dell’Ordine, nello
stesso anno fu nominato commissario
della congregazione dei religiosi.
Nel 1948 con la nascita dei Comitati Civici
ad opera del Prof. Gedda, Padre Lucio
viene scelto come stretto collaboratore e
nominato Assistente Nazionale.
Questa
collaborazione si protrarrà per tutta la
durata dei Comitati Civici fino al 1980.
Dal 1941 è docente di religione nelle scuole pubbliche ed ha insegnato al Virgilio per 22 anni.

Nell’agosto del 1968 nel 10° Capitolo Generale dell’Ordine viene eletto Rettore Generale, carica che ricoprirà per due sessenni.



Il solenne momento dell'assegnazione della CASA A.I.C.I.S. in presenza di alte Cariche civili e religiose di Quinta de Tilcoco, Cile- 2001



Ricordiamo Padre Lucio

Migliaccio, nelle parole pronunciate da S.E. il
Cardinale Angelo Sodano, decano del
Collegio cardinalizio, durante la messa
esequiale celebrata mercoledì 17 agosto 2011
a Roma, nella Chiesa di Santa Maria in Portico in Campitelli.
Al rito funebre ha
partecipato il Cardinale Paolo Sardi,

Patrono del Sovrano militare ordine di

Malta, di cui padre Migliaccio era cappellano.

Con Padre Francesco Petrillo,

Rettore generale dei Chierici Regolari

della Madre di Dio, erano presenti

numerosi sacerdoti di Napoli (città

natale del defunto) e di Roma.


Nelle prime ore della Festa di Maria

Assunta in cielo, il padre Lucio Migliaccio

chiudeva i suoi occhi a questo

mondo e li apriva alla luce dell’eternità. Terminava così una lunga esistenza di

ben novantatrè anni di vita e di settanta

anni di sacerdozio, vissuto intensamente

al servizio della Chiesa.

In realtà egli iniziò il suo sacerdozio nel

1941, in un periodo tragico della storia

dell’umanità e obbedendo alla consegna

data ai cattolici dal Papa Pio XII:
“Non lamento ma azione”.

Visse il suo sacerdozio come servizio alla Chiesa eal mondo, soprattutto ai sofferenti d’ogni genere.

Memorabile è stata pure l’assistenza a

molti ebrei raccolti da lui nella casa del

suo Ordine in piazza Campitelli, nel cuore di Roma.

Terminata la guerra, prestò generosamente la sua opera per un rinnovamento spirituale dell’Italia, come animatore dell’Azione Cattolica e dei Comitati Civici e come promotore di numerose opere di beneficenza.

Lo ricordano pure con gratitudine

numerosi alunni del liceo classico

“Virgilio”di Roma, ore pure, per essere

vicino ai giovani, volle insegnare religione per ben ventidue anni.

Il Papa Pio XII ebbe per lui una particolare predilezione, insieme a quella che riservò

a tutta quella generazione di uomini

che contribuirono alla ricostruzione

morale e materiale di Roma e dell’Italia

nei difficili anni del dopoguerra.

Proverbiale fu poi la devozione che il

padre Lucio Migliaccio manifestò

verso i successivi Sommi Pontefici che

venerava con profonda intensità.


L’eucarestia che celebriamo non è solo


una messa di suffragio, secondo la tradizione della Chiesa, ma è anche una

messa di ringraziamento per il dono

che il Signore ha fatto alla sua Chiesa

con la vita e le opere di questo suo

sacerdote buono e generoso.


L’Ordine della Madre di Dio poi, che


ebbe il padre Lucio come superiore

generale per ben dodici anni, lo ricorda

come una guida sicura nel solco della

spiritualità apostolica del Fondatore,

san Giovanni Leonardi, che alla fine del

1500 e all’inizio del 1600, insieme a san

Filippo Neri, si dedicò generosamente

al rinnovamento spirituale dell’Urbe.”


In attesa dei Festeggiamenti, già in fase di organizazione con un ricco ed interessante Programma di Mostre ed Eventi e liete novità e sorprese, per l'ormai prossimo 30° Compleanno della nostra Associazione e della nostra bellissima ed unita Famiglia A.I.C.I.S. che, in qualità di Socia e Probo Viro mi onoro in questo articolo in memoriam di Padre Lucio rappresentare, invito tutti, Soci ed Amici simpatizzanti Cultori delle belle Immagini devote a raccogliere con Umiltà ed Onore l'Eredità preziosa del suo Esempio di irreprensibile Vita condotta nella Fede e nella Luce del Cristo Risorto e ad invocarne la Protezione e la Preghiera per noi tutti e le nostre Famiglie.


Paola Galanzi

sabato 7 luglio 2012

BUONA ESTATE A TUTTI e....Arrivederci a Settembre !



...e anche per quest'anno, cari Amici, è giunto il momento del tanto agognato otium...


Sono infatti, ovunque in Italia, aumentate ormai considerevolmente le temperature e per chi di noi è ancora impegnato al lavoro diventa sempre meno confortevole e più faticoso svolgerlo nel modo migliore.

Iniziano, come ogni anno, a svuotarsi le Città e a riempirsi di vita le principali località turistiche, balneari e non solo, della nostra amata Italia.


Alcuni tra voi saranno sicuramente già in vacanza: chi con la Famiglia, chi insieme a qualche buon amico di vecchia data, chi in compagnia dei nostri amati e Fedeli Amici Fido o Miao.


Anche il Blog inizia a preparare la sua valigia per le Vacanze.


Auguro di vero Cuore ad ognuno di Voi di trascorrere un'estate all'insegna della Serenità, della Positività e del relax, ovunque decidiate di trascorrerla: possa esser questo un periodo proficuo per i Vostri progetti e per rintemprare nel riposo il fisico e lo spirito...


Un abbraccio Affettuoso a tutti e un grande Grazie per seguirmi con la Vostra sempre meravigliosa, solidale partecipazione  passo dopo passo e articolo dopo articolo nella comune Passione.


Buona Estate
a tutti e...... Arrivederci a Settembre !


Paola Galanzi


mercoledì 4 luglio 2012

L'iconofilo o Cultore e Collezionista di Santini, più giovane d'Italia: Federico Peiretti, Studente modello del Liceo Scientifico Paritario Cattolico Faa' di Bruno di Torino e la sua originalissima Tesina di Maturità dedicata allo Studio delle antiche Immagini devote



La Storia narra il percorso evolutivo dell'Uomo suddiviso per Epoche: ogni Epoca storica- ad ogni latitudine geografica, con propria ed inconfondibile tradizione culturale- è contraddistinta da tracce specifiche e caratterizzanti che, in senso di progresso e quindi di evoluzione, o contrariamente, involutivo ne delineano l'esclusivo profilo nello scorrere ineluttabile del Tempo.

Le tracce altro non sono che, in senso lato, le impronte- materiali o immateriali- lasciate dall'Uomo in questo suo meraviglioso Viaggio sin dai Primordi.

L'Archeologia attuale, ovvero l'A. stratigrafica, indaga tali tracce della Storia in modo organizzato e scientificamente rigoroso seguendo precisi schemi e procedure.

I medesimi schemi e procedure nell'indagine storica sono posti in essere da una branca originale ed assolutamente attuale dell'Archeologia che è l'A. moderna che, diversamente dall'Archeologia classica, indaga contesti a noi contemporanei.

Un'importante Mostra tenutasi a Losanna nel 2003 dal suggestivo titolo "Futur antérieur: Trésors archéologiques du XXI ème siécle (Futuro anteriore: tesori archeologici del secolo XXI) ha curiosamente esposto oggetti e manufatti da noi tutti oggi comunemente usati- tra essi anche la scheda di un computer e una bottiglia di acqua minerale in plastica - interrogandosi su come tra duemila anni la civiltà potrà interpretare ed attribuire la giusta identità ed origine a simili tracce caratteristiche della nostra Epoca attuale.

Inconsapevolmente, l'encomiabile lavoro di Federico- sia la Tesina scritta che la Presentazione in PowerPoint- nata da una personale, autentica passione per le antiche Immagini devote, se indagate dagli Archeologi dell'anno 4000, rappresenteranno di sicuro originali tracce dei nostri Tempi ed un interessante terminus post quem dal quale far partire la ricerca a ritroso nei secoli nell'incantevole Mondo abitato dai nostri amati Santi di carta.

Federico Peiretti ha 18 anni ed ha appena sostenuto con gli interessanti lavori di Ricerca di cui sopra l'Esame di Stato per il conseguimento del Diploma di Maturità Scientifica presso il Liceo Scientifico Paritario Cattolico Faa' di Bruno di Torino, esclusiva Scuola di antica Tradizione Cattolica fondata nel 1862 dal Sacerdote e Matematico Francesco Faa' di Bruno (Alessandria, 1825 -Torino, 1888), beatificato da Papa Giovanni Paolo II il 25 settembre 1988.

La Storia del Liceo potrete leggerla nella Pagina principale del Sito dello stesso al link qui di seguito:

http://www.scuolafaadibruno.it/pagina.php?idmateriale=33

Decisamente un unicum in Italia una Tesina di Maturità che si ispira allo studio, sia da un punto di vista storico che specificamente tecnico, dell'Iconografia delle antiche Immagini della Devozione popolare dal XIV al XX secolo; un argomento assolutamente originale e sorprendente per una Maturità, ancor più se Scientifica, che avrà senz'altro affascinato ed incuriosito la Commissione in sede d'esame rappresentando sicuramente motivo di vanto per Federico e per il Liceo Scientifico Francesco Faa' di Bruno di Torino.





Federico mi ha contattato via e-mail per segnalazione dell'amico e Collezionista Stefano Fasoli Curatore del Museo del Santino di Sommacampagna (Verona) chiedendomi gentilmente se potevo aiutarlo a diffondere tramite il mio Blog in rete i suoi Lavori, cosa che faccio con sincero piacere, sia per la serietà con la quale sono stati da Federico realizzati sia perchè ritengo possano rappresentare un valido incipit per tutti i neofiti Cultori appassionati del Collezionismo delle antiche Immagini devote.
A Federico che è ora in trepidante attesa per l'esito del suo Esame rivolgo la mia sincera ammirazione ed i più affettuosi Auguri di un grande e meritato Successo: non ho il piacere di conoscerlo personalmente ma l'orientamento da lui scelto è per me indubbio indicatore di non comune sensibilità e ricchezza morale, qualità queste assai rare per i nostri tempi ed in particolar modo tra i giovanissimi.....
Cedo ora a lui la parola per una breve presentazione personale a tutti Voi e.....

Buona Visione
dell'interessante Video !

Paola Galanzi


FEDERICO PEIRETTI: IL COLLEZIONISTA DI SANTINI PIU' GIOVANE D'ITALIA


Ciao a tutti!

Mi chiamo Federico Peiretti, vengo da Torino e sono un appassionato, nonchè collezionista, di santini.
Ho conseguito da poco l'Esame di Stato 2011-2012 presso il Liceo Scientifico Faà di Bruno di Torino, discutendo la tesina "Le immaginette devozionali: i Santini (dal XIV al XX secolo)".
Mi è stata trasmessa questa passione da mio fratello, che iniziò a raccogliere le prime immaginette quand'era piccolo.
Grazie a questa ricerca sono riuscito a "trasformare" una semplice raccolta in una vera e propria collezione, per DEVOZIONE e per CONVERSARE CON DIO, come dice Santa Teresa nella sua famosa citazione.
Colleziono santini prodotti fino al 1950, senza dimenticare le attuali case editrici Egim, Fratelli Bonella e Cromo NB.
Prediligo principalmente i santini in pizzo editi da Letaille, Turgis, Dopter....
Purtroppo non mi è mai capitato di avere tra le mani un canivet settecentesco, ma mi piacerebbe tantissimo possedere o in qualche modo ammirare da vicino almeno uno di questi capolavori intagliati con la tanta pazienza degli artisti.
Ringrazio tutti per l'attenzione !
Federico