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UN CORDIALE BENVENUTO NEL SALOTTO VIRTUALE DEI CULTORI DELL'ICONOFILIA, LO STUDIO ED IL COLLEZIONISMO DEI SANTINI E DELLE ANTICHE IMMAGINI DEVOZIONALI





martedì 15 gennaio 2013

17 Gennaio: Tarquinia celebra la monumentale Figura di Sant'Antonio Abate nella Mostra di Santini del Socio A.I.C.I.S. Edmondo Barcaroli con il patrocinio del CIRCOLO FILATELICO NUMISMATICO TARQUINIENSE

 
 
 
Dopo il grande e meritato successo riscosso dalla Mostra PUER NATUS EST recentemente conclusasi a Roma, continua A.I.C.I.S. il suo grande e serio impegno per la diffusione della Cultura legata alle Immagini devote grazie all'iniziativa del Socio Edmondo Barcaroli di Tarquinia, Promotore e Curatore della Mostra iconografica dedicata all'importante Figura di Sant'Antonio Abate nei Santini.
 
L'Esposizione, patrocinata dal Circolo Filatelico Numismatico Tarquiniense- di cui Edmondo Barcaroli è il Presidente- in collaborazione con A.I.C.I.S.-ASSOCIAZIONE ITALIANA CULTORI IMMAGINETTE SACRE- sarà visitabile in Tarquinia con ingresso libero presso la Sala del Circolo suddetto in via della Salute al civico 3 dal 17 Gennaio p.v. sino al 20 Gennaio con i seguenti orari :
 
Da GIOVEDI' 17 Gennaio a SABATO 19 Gennaio:
dalle h.16,30 alle h.19
 
 
DOMENICA 20 Gennaio:
MATTINO: dalle h.10 alle h. 13
POMERIGGIO: dalle h. 16 alle h.19
 

 
QUALCHE INTERESSANTE CENNO BIOGRAFICO SU SANT'ANTONIO ABATE

Sant'Antonio Abate-detto anche Sant'Antonio il Grande, Sant'Antonio d'Egitto, Sant'Antonio del Fuoco, Sant'Antonio del Deserto, Sant'Antonio l'Anacoreta - nacque in Egitto, a Coma, una località sulla riva sinistra del Nilo, intorno all'anno 250.
 
Fu un eremita tra i più rigorosi nella storia del Cristianesimo antico.

Antonio, di cui conosciamo la vita grazie alla biografia scritta dal suo discepolo Atanasio di Alessandria, fu un insigne padre del Monachesimo Cristiano e il primo degli Abati.

Malgrado appartenesse ad una famiglia piuttosto agiata, mostrò sin da giovane poco interesse per le lusinghe e per il lusso della vita mondana: alle feste ed ai banchetti infatti preferì il lavoro e la meditazione e alla morte dei genitori distribuì tutte le sue sostanze ai poveri, si ritirò nel deserto e li cominciò la sua vita di penitente.

Compiuta la sua scelta di vivere come eremita, trascorse molti anni vivendo in un'antica tomba scavata nella roccia, lottando contro le tentazioni del demonio, che molto spesso gli appariva per mostrargli quello che avrebbe potuto fare se foste rimasto nel mondo.
A volte il diavolo si mostrava sotto forma di bestia feroce - soprattutto di maiale o di cinghiale - allo scopo di spaventarlo, ma a queste provocazioni Antonio rispondeva con digiuni e penitenze di ogni genere, riuscendo sempre a trionfare.

La sua fama di anacoreta si diffuse ben presto presso i fedeli e Antonio, che voleva vivere assolutamente distaccato dal resto del mondo, fu costretto più volte a cambiare luogo di  residenza.

Intorno al 311 si recò ad Alessandria per prestare aiuto e conforto ai Cristiani perseguitati dall'imperatore Massimiliano;  si ritirò successivamente sul monte Qolzoum, sul mar Rosso, ma dovette tornare ad Alessandria poco tempo dopo per combattere l'eresia ariana, sempre più diffusa nelle zone orientali dell'Impero.


Malgrado conducesse una vita dura e piena di privazioni, Antonio fu molto longevo: la morte lo colse infatti all'età di 105 anni il 17 Gennaio del 355 nel suo eremo sul monte Qolzoum.

 
Sulla sua tomba, subito oggetto di venerazione da parte dei fedeli, furono edificati una Chiesa ed un Monastero; le sue Reliquie nel 635 furono portate a Costantinopoli e successivamente traslate in Francia tra il sec IX ed il X, dove oggi si venerano nella Chiesa di Saint Julian ad Arles.

In Francia, in quel periodo, sorse l'Ordine degli Antoniani approvato successivamente da Papa Urbano II.

I riti che si compiono ogni anno in occasione della Festa di S. Antonio sono antichissimi e legati strettamente alla vita contadina e fanno di Antonio Abate un vero e proprio Santo del Popolo.
 
 
S. Antonio Abate
Incisione a bulino su pergamena
Artista-Incisore: Theodoor van Merlen
Anversa, sec. XVII
 
Collezione privata Galanzi


Egli è considerato il Protettore per eccellenza contro le epidemie, indistintamente sia quelle che affliggono l'uomo che quelle pertinenti agli animali.
Sant'Antonio Abate è inoltre invocato come Protettore del bestiame e la sua effigie fu sin dall'antichità collocata a tal uopo sulle porte delle stalle a protezione degli armenti ivi custoditi.

Il Santo è invocato anche per scongiurare gli incendi e non a caso il suo nome è legato ad una forma di herpes nota come fuoco di Sant'Antoniofuoco sacro.
Antonio è anche considerato il Patrono del fuoco; alcuni riti attorno alla sua figura testimoniano un forte legame con le culture pre-cristiane, soprattutto quella Celtica.

E' nota infatti l'importanza che rivestiva presso i Celti il rituale legato al fuoco come elemento purificatore e beneaugurante.

Venerato nel Mondo intero e ovunque nel nostro Paese con devozione particolarmente sentita specialmente al Sud ed in particolare nella religiosissima Terra di Sicilia, Sant'Antonio Abate fu reso immortale nella sua fama di Santità dai pennelli di illustri Artisti-Pittori quali il Beato Angelico nel secolo XV ed in Epoca Barocca il celebre Fiammingo Jan Brueghel il Vecchio che ne celebrarono la bellissima, tipica ed inconfondibile iconografia.

 
 
GLI ATTRIBUTI ICONOGRAFICI DI SANT'ANTONIO ABATE (wikipedia)
 
  • CROCE A T (TAU)- spesso di colore rosso, sulle vesti o all'apice del bastone.
  • BASTONE- se raffigurato in abiti monacali, spesso con una campanella.
  • PASTORALE-se raffigurato in abiti da abate, talora con una campanella.
  • MITRIA- se raffigurato in abiti abaziali, sulla testa, ai piedi o sorretta da angeli.
  • CAMPANELLA- in mano o legata al bastone, talora più di una.
  • LIBRO DELLE SACRE SCRITTURE- in mano, generalmente aperto, talvolta ai piedi o sostenuto da angeli.
  • FUOCO- sul libro o ai piedi.
  • MAIALE- ai piedi, talora altri animali, come il CINGHIALE
  • SERPENTE- schiacciato dal piede.
  • CORONA DEL S. ROSARIO- in mano o pendente dal bastone.
  • AQUILA -ai piedi.
  •  

  • La Chiesa lo celebra solennemente il giorno 17 di Gennaio.
     
     
    All'Amico e Socio A.I.C.I.S. Edmondo Barcaroli il mio sincero apprezzamento per la sua Mostra dedicata a questo grande Santo Cristiano e gli Auguri più sinceri di un grande e meritato successo !
    


    Paola Galanzi

    2 commenti:

    1. Edmondo Barcaroli-Collezionista e Socio A.I.C.I.S.-ASSOCIAZIONE ITALIANA CULTORI IMMAGINETTE SACRE16 gennaio 2013 alle ore 07:09

      Paola, grazie per la collaborazione che dai per una maggiore diffusione della nostra comune passione.
      Edmondo

      RispondiElimina
    2. Renzo Manfé-vice Presidente A.I.C.I.S.-ASSOCIAZIONE ITALIANA CULTORI IMMAGINETTE SACRE16 gennaio 2013 alle ore 10:27

      Grazie Paola di questa sottolineatura della Mostra del nostro Socio Edmondo Barcaroli a Tarquinia dove il culto di Sant'Antonio Abate è molto sentito e vissuto dalla popolazione.
      Grazie poi per il sintetico e bell'articolo che ci ripropone la vita e la figura del Santo nel mondo devoto attraverso varie sfaccettature che ci richiamano alla mente vita, tradizioni e protezioni di Sant'Antonio Abate.

      RispondiElimina