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UN CORDIALE BENVENUTO NEL SALOTTO VIRTUALE DEI CULTORI DELL'ICONOFILIA, LO STUDIO ED IL COLLEZIONISMO DEI SANTINI E DELLE ANTICHE IMMAGINI DEVOZIONALI





domenica 14 febbraio 2010

Santini di pizzo: il raffinato Romanticismo religioso della casa editrice Maison Basset nella Parigi nel XIX secolo

La Sainte Vierge au Saint Scapulaire
Incantevole Santino "à systéme" firmato Maison Basset, Parigi-sec.XIX
(collezione privata Galanzi)

La fine del sec.XVIII, caratterizzata da quel complesso e articolato insieme di eventi e di capovolgimenti politici, culturali e sociologici noti col nome di Rivoluzione francese, che costituì un momento di epocale cambiamento nella storia della Francia così come del mondo intero, segnò l’inizio della nuova Epoca Romantica.
Il secolo cosiddetto “dei lumi” era ormai definitivamente tramontato con i suoi dogmi fondati sulla ragione, così come pure diradata definitivamente era la fitta nebbia che aveva per tutto il periodo illuminista avvolto la libera e spontanea espressione di Fede connaturata all’animo umano.
Il corso degli eventi non è più guidato dagli uomini, secondo il credo della filosofia illuminista, bensì è Dio l’unico Attore e Protagonista della storia.
Nel Salotto culturale di Madame de Stael (1766-1817) al 94 di Rue du Bac a Parigi, culla di questa nuova concezione romantica della storia, francesi illustri come Francois Rene’de Chateaubriand,(1768-1848) in contatto con il genio tedesco di Johann Wolfgang von Goethe (1739-1832) e di Giacomo Leopardi (1798-1837) in Italia, posero le basi letterarie e diedero inizio al Romanticismo, intriso di “sogno e dolorosa e malinconica nostalgia”.
In questa Francia “restaurata”socialmente e religiosamente, in un’atmosfera di onnipresente Provvidenza Divina palpitante di Fede autentica e delicata devozione, al 64 di Rue Saint Jacques viene fondata la celebre Maison Basset, casa editrice e produttrice di signorili ed eleganti Santini merlettati.
Attiva fino al 1849-come preziosamente ci informa la studiosa e Collezionista Dolores Sella (“Santini e Immagini Devozionali in Europa…”,1997, Lucca,p. 130), distinta dall’editore Jules Basset, con sede al n.33 di Rue de Seine dal 1849 al 1860 (o forse dal 1854 al 1864).
Non si sa con esattezza quale delle due si trasferì verso la metà del sec. XIX al n.29 di Rue Saint Sulpice ove rimase attiva fino al 1865, per poi essere definitivamente acquisita dall’editore Bouasse-Lebel.
Le delicatissime siderografie acquerellate a mano su trina a punzone della Maison Basset, ora semplici santini da breviario ora elaborati e spettacolari santini “a’système”-veri e propri altarini personali trasportabili-conobbero già all’epoca un enorme consenso e un indiscusso successo.
Sono oggi, insieme ai “canivet meccanici“dell’editore parigino Bouasse-Lebel, molto ricercate dai Collezionisti di tutto il mondo, con quotazioni particolarmente interessanti anche rispetto a questi ultimi, proprio per la maggiore rarità e difficoltà di reperimento sul Mercato Antiquario internazionale del collezionismo cartaceo.

Paola Galanzi




La Santa Vergine del Santo Scapolare
(dal verso del Santino)

"E' la Santa Vergine in persona che istitui' la devozione al Santo Scapolare: la tradizione vuole che nell'anno 1251,la Santa Vergine apparve al Beato Simone Stock, Priore generale dell'Ordine dei Carmelitani, mentre era intento alla preghiera dinanzi uno dei suoi altari, e gli fece dono di uno Scapolare, promettendogli la sua Protezione speciale per tutti quelli che l' avrebbero indossato in suo onore, nel rispetto di certe pratiche religiose.
Oh Maria,mia buona Madre, per farvi piacere e per meritare la vostra divina protezione voglio praticare la devozione al santo Scapolare, Maria, mia tenera Madre,pregate per me."

SCHEDA TECNICA

Canivet meccanico "à systéme" tridimensionale.
Siderografia centrale acquarellata a mano su fondo finemente trinato a punzone con parti laterali estensibili (sempre realizzate a punzone con coloritura a mano) in modo da permetterne la messa in piano a foggia di "altarino privato".
Misura(aperto) : cm.21x11
Editore: Maison Basset, Parigi sec.XIX (prima metà).



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