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UN CORDIALE BENVENUTO NEL SALOTTO VIRTUALE DEI CULTORI DELL'ICONOFILIA, LO STUDIO ED IL COLLEZIONISMO DEI SANTINI E DELLE ANTICHE IMMAGINI DEVOZIONALI





lunedì 22 marzo 2010

Iconofilia, Arte e Cultura: La Rievocazione immortale del genio di Leonardo da Vinci incisa su un Santino fiammingo del sec. XVII.

VIRGO DEI GENITRIX
Straordinaria incisione su pergamena "habillée" di preziosi broccati coevi e coloritura a mano-Cornelis de Boudt, Anversa, sec. XVII
(collezione privata Galanzi)




L’Arte da sempre fu crogiolo e sinonimo di influenza creativa e mutuale ispirazione tra gli Artisti di ogni epoca e di ogni nazione.
Il 2 di Maggio dell’anno 1519 si spegneva ad Amboise nel Castello di Clos-Lucé Residenza di Francesco I°di Valois Re di Francia, uno dei più grandi geni universali e talenti dell’Arte pittorica di ogni tempo:
Messer Lunardo da Vinci. Ispirato e sicuramente influenzato nella manifestazione del suo genio espressivo dalle opere di grandi artisti fiamminghi come Jan van Eyck (1390 ca.-1441) e Roger van der Weyden (1399 ca.-1464) giunte dai Paesi Bassi alla Corte della Signoria Medicea in Firenze, inconsapevolmente Leonardo si spense senza immaginare che nei secoli a venire le sue opere, a giusto titolo considerate i più grandi Capolavori artistici del mondo, avrebbero a loro volta acceso spunto ed ispirazione vitale per la realizzazione delle più belle opere pittoriche ed incisorie firmate dai nomi più illustri delle Dinastie di incisori fiamminghi dei secc. XVII e XVIII.
Cornelis de Boudt nasce ad Anversa nel 1660, quasi un secolo e mezzo dopo la morte di Leonardo, due decenni dopo quella di Peter Paul Rubens (1577-1640) , (Maestro, tra gli altri, di Antonie van Dyck (1599-1641) e più grande artista del Barocco Fiammingo) e nove anni prima della scomparsa ad Amsterdam di Rembrandt, Genio incontrastato della Storia dell' Arte Olandese.
Figlio del suo tempo, caratterizzato dal necessario difensivo assolutismo della Chiesa della Controriforma e dei Gesuiti -vera colonna portante della reazione controriformista - ne sposa il programma di celebrazione visiva e catechetica delle Sacre Immagini volta allo stupore e all’esortazione dei fedeli ricordando, con ammirazione devota, nelle rappresentazioni religiose delle sue magistrali incisioni su pergamena, su seta e persino velluto, il realismo naturalistico di Leonardo nel richiamo all’incantevole bellezza del paesaggio Casentinese, alle forme morbide e al sorriso delicato e misterioso della Gioconda, l’enigmatica Monna Lisa dipinta da Leonardo in Firenze tra il 1503 ed il 1506.
Allievo negli anni 1687-88 presso la Bottega del grande artista fiammingo Martin Bouchè (?-1693), è allo stesso che deve la sua fama.
La sua produzione di Santini ed Immagini devozionali, mirabilmente incise su lastra di rame su carta ed in particolare su pergamena, dalla elegante coloritura a mano e lumeggiatura in oro, fu direttamente ed in particolare connessa alla celebrazione di importanti Santuari meta di Pellegrinaggi dell’Area fiamminga e Tedesco-Austriaca, e si avvalse di una felice cooperazione con l’altrettanto illustre incisore fiammingo Cornelius Galle.

Molti Santini ed Immagini devozionali recano a testimonianza di ciò la loro doppia firma ove in assenza di elementi precisi e circostanziati resta tuttavia il dubbio sull’ identità di “quale” Cornelius Galle si sia trattato: (C.Galle II (1615-1678) o C.Galle III (1642-?).
La cronaca è parca di altre notizie; è solo grazie alle ricerche del grande Collezionista e Studioso tedesco A. Spamer (“Das kleine Andachtsbild von XIV bis zum XX Jahrhundert”, pag.131) che veniamo a conoscenza anche del luttuoso evento della morte della moglie, da lui profondamente amata, avvenuta nel 1735, che interruppe “d’amblai ” la sua attività e fu di lì a poco a lui stesso fatale.
Come testimoniano le cronache d’epoca e come già abbiamo visto precedentemente, similmente alla Francia, anche nelle Fiandre interessante fenomeno fu la laboriosa attività di artisti ed incisori specializzati in produzioni di Santini ed Immagini devozionali “su commissione” per conto di Chiese o già allora privati Collezionisti (ricordate l’Abate Gottfried Bessel dell’Abbazia Benedettina di Göttweig ?) e ricchi committenti appartenenti al Clero e alla nobiltà locale.
Ad Anversa fin dopo il 1735 furono senzaltro richiestissime quelle del grande incisore fiammingo Cornelis de Boudt, cui oggi, a distanza di quasi tre secoli con Ammirazione e Stima una collezionista Italiana dedica questo articolo.

Paola Galanzi

2 commenti:

  1. Sono molto lieto di essermi trovato qui. Desidero complimentarmi con gli Autori per l'ideazione e la messa in opera, a dir poco superbe, di così splendido blog.Lo ritengo utile, esaltante, insostituibile per ogni vero cultore di immaginette sacre. Mille volte, ma è poco, grazie!

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  2. Cara Paola, complimenti per il tuo Sito, la sua impostazione e l’ottimo contenuto. Grazie al tuo lavoro svolto con passione, pazienza e buon gusto, dai la possibilità a chiunque di conoscere ed approfondire il mondo incantevole del Collezionismo dei Santini.
    E' veramente una meravigliosa scoperta e debbo dirtelo: sei bravissima !
    Ti auguro tanta fortuna nelle tue ricerche.
    Lo meriti.
    Un caro abbraccio. Romana.

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