Scavato nella roccia, Monastero Benedettino, il Santuario in provincia di Reggio Emilia è oggi abitato da un solo sacerdote, che offre direzione spirituale e ascolto.
È stata fin dall’antichità luogo di meditazione e di preghiera: la Pietra di Bismantova, montagna alta 1.041 metri nel comune di Castelnovo ne’Monti (Reggio Emilia), ha la forma di uno stretto altopiano dalle pareti scoscese, che si staglia isolato tra le vette appenniniche.
Per raggiungere questo luogo ricco di spiritualità e di bellezza naturale, si esce dall’autostrada a Reggio Emilia e poi si prosegue lungo la strada statale. In meno di un’ora si arriva al piazzale intitolato a Dante Alighieri (che cita la Pietra di Bismantova nella Divina Commedia.
Il poeta avrebbe visitato personalmente il luogo e ne avrebbe tratto ispirazione per la descrizione del Monte del Purgatorio). Lasciata l’automobile, si prosegue a piedi per circa 200 metri e si raggiunge l’Eremo benedettino.
Il Santuario, situato nei pressi della cima, conserva affreschi quattrocenteschi degni di nota e tra questi spicca una pregevole immagine della Madonna con il Bambino, opera di maestri emiliani.
Adiacente alla chiesa vi è la residenza dei frati, oggi abitata da don Edoardo Cabassi.
Adiacente alla chiesa vi è la residenza dei frati, oggi abitata da don Edoardo Cabassi.
Ogni sabato e domenica il sacerdote, unico residente dell’eremo, dove non c’è possibilità di pernottare, celebra la messa, negli altri giorni accoglie chi ha bisogno di conforto, di direzione spirituale, di un colloquio o di condividere una preghiera (tel. 0522/61.11.57).
Il monumento architettonico è di primaria importanza nella Diocesi di Reggio Emilia e Guastalla.
Il monumento architettonico è di primaria importanza nella Diocesi di Reggio Emilia e Guastalla.
(tratto da Famiglia Cristiana)
Paola Galanzi
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