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UN CORDIALE BENVENUTO NEL SALOTTO VIRTUALE DEI CULTORI DELL'ICONOFILIA, LO STUDIO ED IL COLLEZIONISMO DEI SANTINI E DELLE ANTICHE IMMAGINI DEVOZIONALI





giovedì 30 giugno 2016

ICONOFILIA-DEVOZIONE MARIANA-FEDE-STORIA-TRADIZIONE-CULTURA: LA BEATA VERGINE DI BONARIA-CAGLIARI


Il Simulacro della Vergine e del Bambino, è stato ricavato da un unico pezzo di legno di carrubo, misura un metro e 56 centimetri di altezza.
Ha il capo scoperto con la lunga chioma, senza inviluppi, sparsa maestosamente sugli omeri. L’angelico sembiante è di color naturale tendente al bruno, di esatte proporzioni, maestosa ad un tempo ed amorevole. 
Dal collo fino ai piedi veste un’ampia e lunga tunica cremisi, da cui spunta appena il piede destro, bellamente dipinta, quasi broccatelle d’oro, e strette ai fianchi da una elegante e ricamata cintura.
La copre un gran manto azzurro con i risalti di squisito lavorio a fiori dorati che, affibbiato al petto, ripiegasi dal braccio destro sotto il sinistro con molta grazia. 
Sporge dal manto la mano destra col braccio alquanto disteso; ed il pollice è ravvicinato alle altre dita riunite quasi in atto di sostenere una candela. 
Colla sinistra sostiene il Bambino di pari bellezza e nudo, il quale ha i capelli alquanto ricciuti e discriminati sulla fronte, porta nella sinistra un globo, e colla destra è in atto di benedire.

La storia racconta della sua provenienza: una nave, proveniente probabilmente dalla Spagna, si dirigeva verso l’Italia quando, all’improvviso, fu colta da una terribile tempesta. 
Il capitano, in un ultimo tentativo di salvare almeno gli uomini, ordinò di gettare in mare tutto il carico della nave. 
C’era anche una grande cassa, di cui s’ignorava il padrone e il contenuto. 
Fu gettata per ultima. 

All’improvviso, quasi per incanto, la tempesta cessò

Si cercò di riprendere la rotta prestabilita ma la nave, quasi costretta da forze misteriose, seguì la cassa che, dopo qualche tempo, si arenò sulla spiaggia, ai piedi della collina di Bonaria

Molta folla, comprese le autorità religiose e civili, accorsero sulla spiaggia per rendersi conto dell’accaduto. 
Tutti contemplavano la cassa chiedendosi quale misterioso segreto racchiudesse. 
Si cercò di aprirla, ma nessuno ci riuscì. 
Si cercò di sollevarla, ma ogni tentativo fu vano. La cassa era troppo pesante. 
All’improvviso una voce di bimbo, - un fantolino in braccio a sua madre – gridò: Chiamate i frati della Mercede! 
Questi arrivarono in fretta e, senza difficoltà alcuna, sollevarono la pesante cassa e la trasportarono nella loro Chiesa.
Cosa mai poteva contenere questa cassa misteriosa e perché soltanto i religiosi avevano potuto sollevarla e trasportarla in quel luogo sacro?

In un’atmosfera di silenzio e di pietà, i religiosi aprirono la cassa e restarono, assieme a tutti i presenti, sbalorditi nel vederne il contenuto. 
In quella cassa vi era una meravigliosa statua della Madonna con il Bambino in braccio e, nella mano destra una candela accesa. 
La profezia di fra Carlo si era avverata. Maria, la gran donna, venuta dal mare, aveva scelto la sua casa, sulla collina di Bonaria.

S.Pio X, il 13 settembre 1907, proclamò la Madonna di Bonaria Patrona Massima della Sardegna.

Il Papa Paolo VI onorò con la sua presenza le celebrazioni del sesto centenario, il 24 aprile 1970.
Il Papa Giovanni Paolo II venne pellegrino a Bonaria il 20 ottobre 1985. 
Il Papa Benedetto XVI venne ad onorare la Madonna di Bonaria il 7 settembre 2008
(continua....tratto dal Sito Regina Mundi)




Paola Galanzi

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