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UN CORDIALE BENVENUTO NEL SALOTTO VIRTUALE DEI CULTORI DELL'ICONOFILIA, LO STUDIO ED IL COLLEZIONISMO DEI SANTINI E DELLE ANTICHE IMMAGINI DEVOZIONALI





giovedì 14 luglio 2016

ICONOFILIA-DEVOZIONE MARIANA-FEDE-TRADIZIONE-CULTURA-STORIA: LA MADONNA DEL PARTO IN ROMA


A Roma nella Basilica di Sant’Agostino in Campo Marzio, tutti gli anni , ogni seconda domenica di ottobre, è festa grande: si celebra infatti la Madonna del Parto, venerata nella chiesa dal XIX secolo. 


Una devozione legata a una cinquecentesca statua di Maria con il Bambino Gesù sulle ginocchia, che si ammira all'inizio della navata centrale, a destra della porta principale della chiesa di S. Agostino, nella piazza omonima.

Ma non è stato sempre così. A Roma sparita infatti la celebre e veneratissima statua della Madonna del Parto  fu per lungo tempo considerata una statua romana raffigurante Agrippina che tiene in braccio il piccolo Nerone.


Come è stata possibile un simile errore, riportato come attendibile anche da Luigi Zanazzo?
Poiché la statua venne realizzata in stile classicheggiante, fu ritenuta proprio un'opera classica, tanto che la leggenda la identificò appunto nella madre di Nerone. 
Invece si tratta di una magnifica scultura in marmo di Jacopo Tatti (1470-1577), detto il Sansovino, che la eseguì tra gli anni 1516-1521 (ma secondo il contratto doveva essere terminata entro il 1518) su commissione degli eredi di Giovanni Francesco Martelli per ornarne l'altare di loro patronato. 
Per decisione popolare, fin dagli inizi dell'Ottocento questa Madonna col Bambino (titolo originario dell'opera) venne considerata Protettrice delle partorienti, tanto da assumere addirittura, sempre per volontà di popolo, la denominazione di Madonna del Parto

Da quel momento, questa statua fu ed è molto venerata dalle donne romane in dolce attesa. 

A Roma sparita , quando una donna doveva partorire si era ben lontani dalle odierne attenzioni mediche al parto e a tutti i suoi problemi. Le comari romane quindi consigliavano sempre di rivolgersi alla Madonna, e a Sant'Anna
Questa Madonna era oggetto di straordinaria venerazione da essere oggetto di un pellegrinaggio continuo per pregare la Vergine e chiederne la protezione.
Nel 1822 Papa Pio VII, come risulta dalla iscrizione posta nel basamento, concesse una indulgenza a chi avesse baciato il piede che sporge dall'ampio panneggio della Vergine.
E la pia consuetudine ebbe un tale successo che il piede di marmo divenne in breve tempo talmente consunto da rendere necessaria la sostituzione con un piede d'argento. 
(continua....Fonte: Tutto su Roma sparita)



Paola Galanzi


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