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UN CORDIALE BENVENUTO NEL SALOTTO VIRTUALE DEI CULTORI DELL'ICONOFILIA, LO STUDIO ED IL COLLEZIONISMO DEI SANTINI E DELLE ANTICHE IMMAGINI DEVOZIONALI





martedì 29 giugno 2010

Santi e Santini: un’ importante Opera tematica del Comm.Gennaro Angiolino, Fondatore A.I.C.I.S. e appassionato Collezionista Italiano


Si ha talvolta nel presentare l’Opera di un Autore scomparso la superficiale tendenza a ben poco soffermarsi sul suo Ideatore: oggi, nel presentare ai Cultori del Collezionismo dei Santini e Immagini devozionali, ai Lettori del nostro Blog ed in particolare ai Collezionisti neofiti l’importante Opera letteraria tematica sul Collezionismo dei Santini del Commendator Gennaro Angiolino, stimato e brillante Giornalista e Pubblicista nonchè illustre Padre e Fondatore dell’ A.I.C.I.S -ASSOCIAZIONE ITALIANA CULTORI IMMAGINETTE SACRE- e, a sua volta, entusiasta Collezionista- ci soffermeremo con sincero piacere sulla sua insigne Figura.
Il Comm. Angiolino ha infatti il grande merito in Italia - tra gli altri tanti ed alti suoi meriti - di aver per primo individuato già moltissimi anni fa l’importanza enorme di promuovere nel nostro Paese lo studio e l’approfondimento dell’antica ed importantissima Cultura religiosa, storica ,artistica e di tradizione popolare intimamente connessa e inscindibile delle Immagini devozionali.
Santi e Santini- Iconografia popolare sacra europea dal sedicesimo al ventesimo secolo” è il titolo dell’Opera, associata alla Mostra organizzata con il contributo di vari Collezionisti e tenutasi a Roma dal 9 al 30 Aprile 1985, pubblicata nello stesso anno dalla Banca Popolare di Napoli.
Rari e preziosi Santini e Immagini devozionali presentati al Lettore con suggestive immagini a colori e in bianco e nero in ben 245 pagg. autorevolmente “incorniciate” da approfonditi excursus del Comm. Angiolino e di altri Studiosi ed Esperti sulla Storia del Santino (con incluso il Catalogo della Mostra summentovata) compongono il Libro che, avendo avuto all’epoca della pubblicazione un enorme successo è oggi dai Collezionisti Italiani ricercatissimo e raramente reperibile: chi tra Voi è interessato potrà ordinarne la copia presso Librerie Antiquarie della propria città o REMINDERS, o magari sperare di essere fortunato ed aggiudicarsi una delle rare copie cedute da qualche privato Collezionista e presenti talvolta sui noti siti di aste on line.
Potrà altresì avere esito favorevole digitarne semplicemente il titolo sul motore di ricerca GOOGLE-LIBRI, direttamente connesso alle più fornite ed importanti Librerie nazionali ed internazionali.
Nostro Ospite d’Onore è oggi il Vice-Presidente A.I.C.I.S. Renzo Manfè, caro e Stimato Amico, che in lunghi anni di Amicizia fraterna e collaborazione con il Comm.Gennaro Angiolino lo presenta a noi tutti con grande affetto ed ammirazione, riuscendo bene a farlo ancora sentire insieme a noi più che mai presente e di noi tutti prezioso Amico…
Un VIDEO con immagini di momenti importanti e felici che lo vedono protagonista (gentilmente fornite al Blog con autorizzazione alla pubblicazione dall’A.I.C.I.S. nella persona del Vice-Presidente Renzo Manfè) onorano gioiosamente il Ricordo della sua nobile Persona.

IMPORTANTE:

Per tutti i Collezionisti neofiti Italiani ed Internazionali che desiderano entrare a far parte dell’A.I.C.I.S.– ASSOCIAZIONE ITALIANA CULTORI IMMAGINETTE SACRE- si possono rivolgere direttamente al Vice-Presidente Renzo Manfè scrivendo a: aicis_rm@yahoo.it o rivolgersi al Sito CARTANTICA di Patrizia Fontana:news@cartantica.it


IMPORTANT ADVICE, please read:

IF YOU WANT TO JOIN A.I.C.I.S.- ITALIAN ASSOCIATION OF THE HOLY CARDS’ COLLECTORS- please contact: aicis_rm@yahoo.it or news@cartantica.it

WHEREVER IN EUROPE AND ALL OVER THE WORLD YOU COME FROM YOU ARE WELCOME !

Paola Galanzi



Ricordando un Grande Uomo

Gennaro Angiolino è nato a Roma il 17 giugno 1928 da genitori sardi, ma di famiglia oriunda dalla Calabria. E’ vissuto sempre a Roma, salvo un anno in Sardegna sul finire della II Guerra Mondiale.
Cominciando fin dal periodo in cui era clandestino (nel periodo bellico), si è interessato di scoutismo, di educazione dei giovani, di problemi culturali, di filatelia, di Immaginette religiose e di hobbistica in genere. Dal 1955 è iscritto all’Albo dei giornalisti come pubblicista. Oltre a numerosi articoli, ha scritto e collaborato alla realizzazione di diversi libri, svolgendo anche attività editoriale. Il 6 luglio 1983, grazie all’appoggio di Padre Lucio Migliaccio dell’Ordine della Madre di Dio, Angiolino fonda l’Associazione A.I.C.I.S. in Piazza Campitelli 9, a Roma.
Perito filatelico e giurato filatelico nazionale, ha partecipato e organizzato molte manifestazioni e mostre, come attestano i numerosi riconoscimenti a lui assegnati nel corso di una vita intensa spesa con senso apostolico a favore di tutti.
Ricevo sempre telefonate di Soci che mi parlano di Angiolino, e ciò mi fa piacere perché all’AICIS ha dedicato gli anni della sua maturità ed esperienza.
Come suo segretario posso affermare che tutta l’Associazione lo ricorda come un uomo buono: bontà nel trattare, bontà nel giudicare, bontà nella vita; lo ricorda come uomo saggio: saggezza nei giudizi, saggezza nei pareri, saggezza che ha mostrato nelle decisioni che ha dovuto prendere; lo ricorda come uomo rispettoso.
Credo che nessuno di noi abbia avuto mai l’esperienza di non sentirsi da lui rispettato.
Questa è la memoria che l’AICIS ha di lui e che è, al contempo, l’eredità più bella.

Personalmente, poi, sono rimasto affascinato dalle sue qualità umane, dalla sua cultura, dalla sua spiritualità.
Ho tratto tanto insegnamento dalla ricchezza delle sue argomentazioni e ne ho fatto tesoro per la mia vita interiore e per i rapporti con gli altri.

Vi sono persone che si amano subito, ma ancor di più nel ricordo, per quello che lasciano; un ricordo che con il tempo si ingigantisce, via via che quelle conoscenze vengono da noi approfondite e verificate.

Le idee non muoiono e possono diventare perenni se esprimono l’essere spirituale che deve sorreggerci e guidarci ogni momento, accanto all’essere razionale e umano.

La sua memoria sarà sempre in benedizione, perché con la sua vita ha sempre benedetto il Signore.

RENZO MANFE’

mercoledì 23 giugno 2010

Nasce oggi sul Blog LA MOSTRA ON LINE inaugurata con la straordinaria Collezione privata dedicata a San Carlo Borromeo del Dr.Carluccio Frison

S.Carolus Borromaeus
Raffinatissimo Canivet
Manufatto di indubbia provenienza conventuale con splendida miniatura centrale ed elaborato cartiglio inferiore con coloritura a mano del sec.XVIII
Collezione privata Dr.Carluccio Frison

La MOSTRA on line è visitabile alla sezione omonima a dx. sotto la sezione TESTI CONSIGLIATI SUL COLLEZIONISMO DEI SANTINI E IMMAGINI DEVOZIONALI

Problema comune oggigiorno alla maggior parte dei Collezionisti e Cultori dei Santini e delle Immagini devozionali è la mancanza cronica di tempo.
A causa dei ritmi tutt’altro che rilassanti che scandiscono l’arco delle nostre 24 h. e dei molteplici impegni di studio, professionali e familiari, poco è infatti, purtroppo, il tempo che rimane a disposizione per potersi dedicare a coltivare ed approfondire la propria passione ma ancor più, pur avendone il vivo desiderio, per riuscire magari ad organizzare con entusiasmo una Mostra dove poter esibire con orgoglio i “pezzi” più belli della propria Raccolta e amichevolmente condividerli con gli altri Collezionisti ed amici.
Oggi nasce sul Blog una nuova Pagina speciale: LA MOSTRA DI SANTINI E IMMAGINI DEVOZIONALI ON LINE, dedicata ed espressamente a disposizione di tutti i Collezionisti del genere.
Il nostro secolo manifestamente rappresenta di fatto il consolidamento ed una sempre più larga diffusione dell’informatizzazione a tutti i livelli: chi tra Voi avrà piacere, senza doversi preoccupare di eleggere sede della Mostra, reperire e organizzare teche o espositori e promuovere stampe di Locandine o Manifesti per pubblicizzare l’evento potrà da oggi usufruire di questa Pagina speciale.
Altra caratteristica non secondaria che ha ispirato tale iniziativa è anche spesso l’oggettiva difficoltà di partecipazione alle Mostre che nasce da reali problemi di tipo logistico, dettati da notevoli distanze geografiche: non spesso sarà infatti realisticamente possibile a Collezionisti e Cultori del Nord Italia poter presenziare e visitare le belle ed interessanti Mostre organizzate dai Collezionisti che risiedono nel Sud dell’Italia e viceversa…
Naturalmente, come nelle Mostre canoniche e propriamente dette, per apprezzamento nei confronti del Collezionista che generosamente condivide con tutti noi le bellezze della propria Collezione, sarà cosa garbata ed apprezzata che i Visitatori virtuali, Collezionisti e/o casuali Lettori lascino su tale pagina un segno grato al Collezionista del loro “passaggio”, scrivendo un personale breve commento alla MOSTRA on line ammirata, proprio come si farebbe in un reale “Libro degli Ospiti”, notoriamente presente ed immancabile in qualunque sede che accolga una Mostra o comunque un pari evento.
Con Onore ospitiamo oggi sul Blog, ad inaugurazione di tale nuova Pagina, una Mostra straordinaria ed unica per la sua bellezza e completezza (i Collezionisti potranno infatti in essa ammirare tutte le tipologie di Santini e Immagini devozionali prodotte nei più importanti Paesi Cattolici d’Europa - Fiandre, Germania, Francia, Praga- dal secolo XVII al XIX, da anonimi Artisti claustrali così come firmate dai più noti e famosi Incisori ed Editori), resa possibile dalla generosa ed amichevole condivisione di Santini e Immagini devozionali tra i più belli e preziosi della privata Collezione del Dr.Carluccio Frison, Medievalista, caro e stimato Amico, Socio e Probo Viro A.I.C.I.S., (Associazione Italiana Cultori Immaginette Sacre) devoto e appassionato Cultore di uno tra i Santi più noti ed amati nella nostra Italia e nel Mondo: San Carlo Borromeo, il suo Santo Protettore.
La Biografia del Santo è stata con squisita gentilezza e disponibilità, ad elegante e fondamentale completamento di tale eccezionale MOSTRA VIRTUALE, messa a disposizione del nostro Blog, nella persona del Dr.Francesco Marino, dalla Confraternita di San Carlo Borromeo, con sede a Sessa Aurunca (Caserta), tratta dal loro interessante e bellissimo Sito che vivamente consiglio a tutti i Collezionisti e Lettori di visitare, per potersi arricchire di un vasto e completo sapere espressamente inerente la vita e le mirabili Opere di San Carlo Borromeo.
A quanti tra Voi hanno poi la fortuna di vivere nell’antica e meravigliosa Terra di Campania consiglio senza indugio alcuno di eleggere a destinazione della prossima gita culturale l’antica città di Sessa Aurunca e l’importante Sede della Confraternita di San Carlo Borromeo con l’omonima, antichissima Chiesa, di cui troverete tutte le informazioni qui, sul Sito ad essa dedicato: http://www.sancarloborromeo.org/


Potrete sempre facilmente individuare e visitare qui sul Blog la nuova Pagina della MOSTRA ON LINE a destra, sotto la sezione TESTI CONSIGLIATI SUL COLLEZIONISMO DEI SANTINI E IMMAGINI DEVOZIONALI.

A tutti Voi auguro una Buona Lettura e soprattutto: Buona Visione della straordinaria e in prima assoluta MOSTRA on line dedicata a San Carlo Borromeo !



Paola Galanzi





San Carlo Borromeo

San Carlo Borromeo è tra i più grandi Vescovi della storia della Chiesa: grande nella carità, grande nella dottrina, grande nell'apostolato, ma sopratutto grande nella pietà e e nella devozione.
"Le anime si conquistano con le ginocchia" disse il santo. Si conquistano cioè con la preghiera e preghiera umile. San Carlo fu uno dei maggiori conquistatori d'anime di tutti i tempi.


La sua giovinezza

Era nato nel 1538 ad Arona, sulla Rocca dei Borromeo, padroni del Lago Maggiore e delle terre rivierasche. Era il secondo figlio del conte Giberto e quindi, secondo l'uso di quei tempi fu tonsurato a 12 anni. Il giovane prese la cosa sul serio: studente a Pavia dette subito prova delle sue doti intellettuali. Chiamato a Roma, venne creato Cardinale a 22 anni. Gli onori e le prebende piovvero abbondanti sul suo capo, poichè il Papa Pio IV era suo zio. Amante dello studio, fondò un'accademia, secondo l'uso dei tempi, detta delle "Notti Vaticane". Inviato al Concilio di Trento, fu indispensabile la sua opera per attuare le direttive conciliari. Si rivelò un lavoratore formidabile, un vero forzato della carta e della penna.


La svolta nella sua vita

Nel 1562, morto il fratello maggiore, avrebbe potuto chiedere la secolarizzazione, per mettersi al capo della sua famiglia. Restò invece nello stato ecclesiastico, e fu consacrato Vescovo nel 1563, a soli 25 anni. Entrò trionfalmente a Milano, destinata ad essere il campo della sua attività apostolica. La sua arcidiocesi era vasta quanto un regno, stendendosi sulle terre in Lombardia, Piemonte, Veneto, Liguria e Svizzera. Il giovane Vescovo la visitò in ogni angolo, preoccupato della formazione del clero e della condizione dei fedeli. Fondò seminari, edificò ospedali ed ospizi. Profuse, inoltre, a piene mani, le ricchezze di famiglia in favore dei poveri. Nello stesso tempo difese i diritti della Chiesa contro i signorotti e i potenti.

Il rigore alla base del suo insegnamento

Riportò l'ordine e la disciplina nei conventi, con un tal rigore da buscarsi un colpo d'archibugio, sparato da un frate indegno, mentre stava pregando nella sua cappella. La palla non lo colpì, nonostante la sua mantella rimase forata all'altezza della spina dorsale. La cosa fu vista come il segno che Dio voleva che si realizzassero alcune opere del santo. Il foro fu la più bella decorazione dell'arcivescovo di Milano.


La peste a Milano

Durante la terribile peste del 1576, quella stessa mantella divenne coperta per i malati, assistiti personalmente dal cardinale Arcivescovo. La sua attività parve prodigiosa, come organizzatore e ispiratore di confraternite religiose, di opere pie, di istituti benefici. Milano, durante il suo episcopato, rifulse su tutte le altre città italiane. Da Roma, i Santi della riforma cattolica guardavano ammirati e consolati al Borromeo, modello di tutti i Vescovi. Ma per quanto robusta, la sua fibra era sottoposta a una fatica troppo grave. Bruciato dalla febbre, continuò le sue visite pastorali, senza mangiare, senza dormire, pregando e insegnando. Fino all'ultimo, continuò a seguire personalmente le sue fondazioni, contrassegnate da una sola parola: Humilitas.


La morte

Il 3 novembre del 1584, il titanico Vescovo di Milano crollò sotto il peso della sua insostenibile stanchezza. Aveva 46 anni, e lasciava ai Milanesi il ricordo di una santità seconda soltanto a quella di un altro Vescovo Milanese, Sant'Ambrogio.



Tratto con gentile concessione dal Sito: http://www.sancarloborromeo.org/