La S.Vergine Maria e Gesù Bambino benedicente
Splendida incisione a bulino su rame stampata su pergamena, colorata a mano.
Artista-Incisore: Cornelis Galle (the Elder)-1576-+ 1650
Anversa, 1640 ca.
Collezione privata Michele Fortunato Damato- Barletta
E' assolutamente incantevole ed in grado di toccare le corde più profonde dell'Animo questa incisione stampata in Epoca Barocca su pergamena e colorata a mano a firma autorevole del grande Artista-Incisore Fiammingo Cornelis Galle (the Elder- 1576-+1650).
Ritratto del Pittore Fiammingo Jan van der Straat
-ex libris-
Nel celebratissimo ambito delle rappresentazioni iconografiche Mariane, di ogni tempo e maniera, brilla per la distinta sua ricercatezza dei dettagli, per la cromìa-delicata ed attenta- per la tenerezza naturalmente ispirata dalle divine, dolci fattezze della Santa Vergine Maria e del suo ancora piccolo e adorato Figlio Gesù benedicente.
Facente sicuramente parte della raffinata Serie di rami celebranti la Vita di Maria Vergine, incisi su disegno degli inimitabili Capolavori pittorici di Jan van der Straat (1523- + Firenze, 1605) -naturalizzato e noto nell'Italiano Giovanni Stradano- celebrando la divinità di Maria Vergine Madre di Dio, maestosa nella sua pur candida e sublime Humilitas, esalta l'Imperium di Dio sul Mondo - il Globus Cruciger- racchiuso e ben controllato nella manina sinistra del Santo Bambino Gesù, in atto di benedire la sua Santa Madre.
La S.Vergine Maria e Gesù Bambino benedicente-dettaglio
Una rappresentazione rara nel pur vastissimo repertorio iconografico Mariano, altamente simbolica ed evocativa del trionfo della Spiritualità sull'effimero e transeunte mondo della materia.
Nell'esaltazione illustrativa dell'inseparabile binomio Gesù-Maria Vergine, con il suo magistrale ed ineguagliabile bulino, Cornelis Galle stigmatizza esemplarmente il biblico concetto del vanitas vanitatum et omnia vanitas, sottolineando la miserevole precarietà dell'esistenza.
Il Globo Crucigero, Simbolo del Potere Divino, invero racchiude ed ingloba in sè il Teschio allusivo al Memento Mori e alla vana e passeggera condizione umana, spalancando le porte all'Eternità.
Delicato e sensibilissimo interprete e commentatore della divina simbologia espressa dal grande Incisore Fiammingo, sin dal 1610 Maestro della Gilda di San Luca di Anversa, fu un anziano Monaco Bavarese di nome Carolus.
Nel rispetto delle Regole conventuali- particolarmente rigide soprattutto in ambito claustrale-ci è dato di conoscerne il solo nome di Battesimo.
Quello che potrebbe apparire come il cognome, subito dopo il nome, nella firma al verso della pergamena, è infatti un mero titolo- oggi intraducibile-riconducibile unicamente al ruolo da lui rivestito in seno alla Comunità Monastica di appartenenza.
Baviera, 4 Dicembre 1669
Immaginiamo così l'incontro tra Frate Carolus e la N.D. Barbara Friedrichen....
Frate Carolus, in una freddissima giornata invernale da lui precisata essere il giorno 4 di Dicembre dell'anno 1669, fece dono della preziosa e bellissima Immagine devota su pergamena alla Nobildonna Barbara Friedrichen, generosa Benefattrice del Convento e prediletta sua figlia spirituale, nella lieta occasione del suo genetliaco.
Affidando la sua protetta all'Amore di Maria Vergine, così scrive Frate Carolus di suo pugno, in grafia elegante e con nero inchiostro, nell'antico Stile denominato in Lingua Tedesca Suetterlin, assai diffuso negli Scriptoria conventuali di Baviera nei secoli XVI e XVII :
La S.Vergine Maria e Gesù Bambino benedicente-
la commuovente dedica di Frate Carolus al verso
In questo mondo nessuna Gioia è completa.
La Felicità, come in un ballo, si alterna alla Tristezza,
alla fine della Gioia vi è Dolore e Sofferenza.
Per questo, oh Umanità, guarda solo all'Eternità !
Con questo triste scenario terreno, insieme all'offerta della sua preghiera sacerdotale affida la N.D. Barbara Friedrichen alla Santa Vergine augurandole un beato Compleanno e affidandosi alla sua solenne e fedele Preghiera.
Suo servo (lett. indegno)
Frate Carolus
Frate Carolus
Non abbiamo purtroppo alcun dato aggiuntivo che possa aiutarci all'identificazione precisa del caro Frate Carolus, uomo di Dio dalla rara e sublime Spiritualità.
Nessun nome di città accanto alla data siglata da lui a mano che possa con esattezza ricondurci, tra i numerosissimi, antichi Conventi e Monasteri di Baviera, a localizzare con attendibilità quello dov'egli trascorse la sua Vita e ove oggi riposa. In Pace.
Ringrazio di vero Cuore il mio carissimo e Fraterno Amico Michele Fortunato Damato, Collezionista e grande estimatore dell'iconografia Mariana nonchè Socio A.I.C.I.S. di Barletta, per aver messo a disposizione la preziosa Immagine devozionale, parte della sua privata e distinta Collezione.
Paola Galanzi