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UN CORDIALE BENVENUTO NEL SALOTTO VIRTUALE DEI CULTORI DELL'ICONOFILIA, LO STUDIO ED IL COLLEZIONISMO DEI SANTINI E DELLE ANTICHE IMMAGINI DEVOZIONALI





venerdì 11 febbraio 2011

Iconofilia e Costume: Non la quantità, bensì la qualità e la rarità, o meglio, l’UNICITA' dei “pezzi”quali primari denominatori per una Collezione di Santini di alto pregio

Maria Fanciulla

Delicata Immagine devozionale manufatta di provenienza conventuale celebrante Maria Fanciulla.

Laborioso lavoro di intaglio, ritaglio, puntinatura ad ago e collage di carta velina plissettata con applicazione di piccoli elementi decorativi in oro su leggera pergamena.

Il viso e le manine di Maria sono in cromolitografia.

Italia, sec. XIX

Collezione privata Galanzi



E’ noto a tutti gli amanti e cultori di questa affascinante e specifica sfera collezionistica come molteplici ed innumerevoli possano essere in essa i “soggetti” e/o i temi collezionabili- la Santa Vergine, Gesù, la Sacra Famiglia, e a seguire Sante e Santi del vasto empireo Cristiano- così come, già ben note e care a tutti noi, le varie e numerose tipologie con le quali Santini e Immagini devozionali entrarono, silenziosi ed eleganti, nelle case e nei breviari dei devoti d’Italia e dell’intera Europa cattolica nell’arco temporale di quattro lunghi secoli, dal 1500 alla prima metà del secolo scorso.

Fenomeno recente nel nostro Paese, che aggiunge a tale anzidetto scenario un’ulteriore nuova sfumatura, è - elemento tipico del collezionismo cosiddetto seriale - la raccolta di quantità più o meno rilevanti di Santini numerati in cromolitografia prodotti da Case Editrici minori, operanti con diffusione in larga scala nazionale e, più limitatamente, internazionale durante la prima e la seconda metà del secolo scorso.

Assumendo come dato assolutamente degno di rispetto il gusto e le predilezioni tematiche e tipologiche personali di ogni singolo Collezionista o presunto tale, mi permetto di esprimere quello che ritengo un fondamentale punto di partenza per una Collezione di Santini e Immagini devote: la qualità, quale primario e imprescindibile criterio selettivo.

Ma cosa s’intende per “qualità”, con riferimento alle antiche Immagini della devozione popolare ?

Innanzitutto, come intrinsecamente indica lo stesso termine e come da me personalmente e da altri storici Collezionisti Italiani più volte e in diverse occasioni di discussione ribadito qui sul Blog, una Collezione di pregio non può assolutamente prescindere- indipendentemente dall’epoca- dallo stato di conservazione dei “pezzi” in essa ospitati.

Tale rilevante fattore infatti, non solo nobilita la Collezione conferendole immediato ed evidente pregio estetico, ma ne eleva, nell’indeclinabile confronto con il Mercato Antiquario cartaceo internazionale, un importante e non secondario valore aggiunto, traducibile in termini monetari con un’indubbia maggiore stima finale della stessa.


Un derivato della QUALITA' di una Collezione di Santini d’epoca è certamente identificabile nella RARITA' delle Immagini devote e, ancor di più, nell’UNICITA' che esse, vuoi per genere o tipologia, rappresentano.

Entrambi le caratteristiche- rarità e unicità- è evidente che sono immancabilmente presenti e da ricercarsi nelle Immagini devozionali manufatte, principalmente in ambito conventuale, realizzate sì, secondo un clichè, un’idea precostituita e precisa, ma ognuna, con seppur minime varianti e caratteristiche assolutamente proprie ed originali, attestante l’unicum peculiare ed esclusivo che le contraddistingue, sempre a mano dipinte con brillanti colori di origine naturale e impreziosite di eleganti dettagli in oro zecchino- qui mi riferisco chiaramente alle raffinate, bellissime miniature-

Rari, ma soprattutto UNICI sono i Canivets, intagliati a mano sulla carta o sulla nobile pergamena, i bellissimi ed assai ricercati Gesù Bambino o Gesù Fanciullo- realizzati au collage su carta abilmente ritagliata, intagliata e puntinata ad ago, vanto quasi esclusivamente Italiano nei secc. XVIII e XIX.

E’dunque indiscutibile che l’UNICITA' rappresentata dalle antiche Immagini devote manufatte sia caratteristica cardinale determinante il pregio dell’Immagine stessa.


Diverso e più flessibile è invece il concetto di RARITA', e ancor più tale concetto diviene opinabile e assume accezione differente se rapportato ad un ragionato rapporto “epoca – Casa Editrice- e, conseguentemente- quantità prodotta, immessa sul mercato e ancora oggi reperibile- tipologia- particolare bellezza” e la “rarità” con la quale si suole oggi comunemente definire il Santino cromolitografico seriale n° xy del secolo scorso, stampato e diffuso in milioni di copie e ricercato dal Collezionista per completare la serie.

Sicuramente imputabile all’epoca di grave recessione in cui viviamo, nel nostro Paese in particolare, il Collezionismo dei Santini sembra trovare oggi un soddisfacente coronamento della passione nella riscoperta e nel completamento delle svariate serie delle suddette cromolitografie, stampate da Editori minori ed essenzialmente sconosciuti ai Collezionisti storici d’Italia e d’Europa, decisamente di gran lunga più economiche dei “parenti nobili”- canivets, miniature, incisioni su pergamena e Immagini devozionali manufatte in senso lato-


Aldilà tuttavia della connotazione specifica che ogni Collezionista liberamente scelga di imprimere alla propria Collezione nella selezione della tipologia di Santini in essa accolti, un altro elemento di discussione e di confronto interessante è rappresentato dal fattore quantitativo, dal numero cioè di Santini presenti nella Collezione; molti Collezionisti attestano, con evidente orgoglio, la proprietà di una quantità esagerata, talvolta migliaia e- chissà se sempre realmente rispondente alla realtà – addirittura centinaia di migliaia di “pezzi”.

Ma è davvero il “fattore quantità” a determinare il pregio di una Collezione di Santini ?


A meno che i Santini non siano migliaia di pezzi UNICI- appunto, come anzidetto, Canivets, miniature, incisioni su rame e comunque MANUFATTI in generale- in perfetto stato di conservazione e di particolare bellezza, la mia personale risposta a tale domanda è un no netto ed inequivocabile.


Un amico carissimo, anziano Monsignore della Toscana, mi rese con gioia partecipe circa due anni fa della sua personale Collezione di Santini: appena 130, tutti databili tra il secolo XVI e la prima metà del secolo XIX, ma ognuno di essi UNICO, nella sua saliente peculiarità di MANUFATTO conventuale, in perfette condizioni di conservazione e di straordinaria e raffinata bellezza: una Collezione sì esigua, ma di inestimabile valore storico, religioso, culturale ed artistico, oltre che- per le correnti quotazioni dei Santini e delle Immagini devozionali manufatte in seno al Mercato Antiquario cartaceo internazionale-
di altissimo valore economico.

Una contenuta “quantità” di Santini dunque, corrispondente ad un autentico, notevole capitale.


Paola Galanzi

mercoledì 2 febbraio 2011

Santini e Santità:la bella Rivista A.I.C.I.S. inaugura il 2011: ricordiamoci di rinnovare la tessera per arricchirci con le sue interessanti rubriche!



Puntuale, nella sua elegante copertina di beneaugurante colore rosso, e da tutti noi attesissimo, è giunto presso le nostre case il primo numero di Santini e Santità- bimestrale magistralmente e personalmente, con attenzione e buon gusto, curato dal caro amico Renzo Manfè- vice Presidente A.I.C.I.S.- ASSOCIAZIONE ITALIANA CULTORI IMMAGINETTE SACRE.

Nelle sue 31 pagine patinate moltissime ed interessanti le rubriche, i temi e le tipologie di Santini e Immagini devozionali trattati con competenza e passione da Collezionisti e Studiosi e corredate da belle Immagini devote in B/N e a colori.


Sempre nuove ed appassionate ricerche, condotte da privati Collezionisti e Studiosi contribuiscono ad una sempre più approfondita e precisa indagine su origini e storia delle più ricercate e collezionate tipologie di Sacre Immagini; cito tra gli altri, la Dott.Laura Borello, autrice di un interessantissimo articolo sulle Reliquie esposte alla devozione popolare nella città di Torino, la Collezionista e Studiosa di iconografia Mariana sui Santini, Anna Pia Guarnieri, autrice di sempre approfonditi excursus storico-religiosi sulla bellissima figura di Maria- fondamentale presenza celebratissima e venerata nelle antiche Immagini devote- l’Amico Giancarlo Gualtieri- Collezionista e Segretario nazionale A.I.C.I.S.- autore di sempre brillanti ed interessantissimi articoli che in questo numero ci guidano attraverso le Vite esemplari dei quattordici Santi Ausiliatori- invocati con devozione profonda dal popolo per ottenere una particolare protezione ed aiuto -auxilium, in lingua Latina, appunto- in circostanze extra-ordinarie e speciali.

Questo primo numero di Santini e Santità, oltre ai summentovati articoli, riporta alla pagina 29 una bellissima recensione al mio Blog, con entusiasmo e generosità personalmente curata dal Professor Carluccio Frison, Medievalista, Socio e Probo Viro A.I.C.I.S., devoto e grande estimatore della titanica figura di San Carlo Borromeo nelle antiche Immagini devote, detentore di una splendida Collezione che, senza dubbio alcuno, io ritengo a giusto titolo tra le più belle, importanti e complete d’Europa.

Doverosamente, con stima ed amicizia, lo ringrazio di Cuore e congiuntamente ringrazio l’A.I.C.I.S., nella persona del nostro Presidente N.H. Gian Lodovico Masetti Zannini, per aver dedicato un’intera pagina al mio Blog, che compie proprio in questi giorni il suo primo Compleanno.

Completa questo ricco, primo numero di SANTINI e SANTITA’, in ultima di copertina, la lista delle Cerimonie di Beatificazione e Canonizzazione dal mese di Luglio fino a Dicembre 2010, personalmente curata dal carissimo Amico e stimato vice-Presidente Renzo Manfè.

Ricordo, infine, a tutti gli Amici e Collezionisti di Santini e Immagini devozionali, di rinnovare prontamente l’iscrizione all’A.I.C.I.S., per continuare a ricevere la bella Rivista SANTINI e SANTITA’ ed usufruire dei servizi e delle interessanti rubriche in essa presenti, interagendo con i Soci e stringendo così nuove e belle amicizie e collaborazioni; all’interno della Rivista troverete il bollettino per il versamento della quota sociale annuale, che quest’anno è di Euro 30, e che permetterà di ricevere la bella Tessera A.I.C.I.S. per il 2011, dedicata quest’anno, nella Celebrazione dei 150 anni dell’Unità d’Italia, ai Santi Francesco e Caterina, Patroni d’Italia.

Concludo, estendendo l’invito a tutti i Collezionisti di Santini e devote Immagini d’Europa e del Mondo ad unirsi alla grande e bella Famiglia dell’A.I.C.I.S.-ASSOCIAZIONE ITALIANA CULTORI IMMAGINETTE SACRE-, iscrivendovi ed esortando altri Amici Collezionisti ad unirsi a noi: i riferimenti per ricevere tutte le informazioni in merito sono i seguenti:

-AICIS -Associazione Italiana Cultori Immaginette Sacre- su FACEBOOK

-http://www.cartantica.it/

oppure, scrivendo direttamente al vice-Presidente Renzo Manfè: rmanfe@yahoo.it


Paola Galanzi