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UN CORDIALE BENVENUTO NEL SALOTTO VIRTUALE DEI CULTORI DELL'ICONOFILIA, LO STUDIO ED IL COLLEZIONISMO DEI SANTINI E DELLE ANTICHE IMMAGINI DEVOZIONALI





martedì 15 luglio 2014

Una piccola treccia e l'eco antico del richiamo all'Essenzialità Francescana e al Memento Mori

 
Una piccola treccia di veri capelli e la parabola di una Vita costruita e spesa nell'Amore di Dio
 
Francia, secolo XIX
 
Collezione privata Galanzi
 
 
All'apparenza, soprattutto se osservato nel contesto di un variegato insieme di antiche Immagine devote e Santini realizzati a mano in ambito conventuale, quasi scompare per la sua disarmante umiltà e la semplice, severa sua natura bicroma, sbiadita ancor più dai due secoli di età; ma il Santino che oggi presento, prezioso Dono fattomi da un fraterno Amico e Padre spirituale Francescano, è un semi-manufatto raro nel suo genere ed ancor più unico per l'antico, alto Messaggio spirituale che intese, sin dal momento della sua realizzazione, lasciarci in eredità attraverso il lento ma ineluttabile scorrere del Tempo.

Gesù, il Buon Pastore, mostra la Strada ed amorevolmente accompagna, al tramonto della Vita terrena, le sue pecorelle fedeli all'Ovile Eterno.
 
Null'altro è evidenziato graficamente, nemmeno il nome dell'originario, celebre Editore Parigino- Dopter, nascosto dalla sobria cornice ovale con piccoli fiori in argento, bianco e nero - che, verso l'ultimo ventennio del secolo XIX, ne curò la stampa e la diffusione.

Realizzato in due fasi, con due strati di carta sovrapposti ed uniti à collage, è la Testimonianza di Fede e di totale Dedizione a Dio di una Sposa di Gesù, un'umile Suorina vissuta, probabilmente in Francia, nel 1800, la cui intera Vita si dipanò lentamente, forse per mezzo secolo o forse più, tra le alte mura e le grate rassicuranti e familiari di un antico Monastero.
 

 
La preziosa ed esemplare Testimonianza di una Vita spesa nell'Amore-
 
dettaglio

La delicata, piccola treccia intessuta dei suoi capelli, dapprima castani e forti nella Gioventù, al momento dell'ingresso al Convento, al crepuscolo della Vita ormai argentei e sottilissimi, è la sublime Testimonianza di una Vita spesa nell'Amore di Dio e per l'Amore del Prossimo: moltissimi furono in Francia nel 1800 i Monasteri che dedicarono intere ed importanti aree delle loro strutture all'accoglienza dell'infanzia abbandonata e a molte altre opere caritatevoli erogate in favore dei più poveri e dei reietti.

L'alfa e l'òmega, l'inizio e la fine della parabola esistenziale intrecciata con Amore esemplare intorno a Dio, in preparazione della Vita Eterna.

Un Santino in siderografia ornato di una piccola treccia di veri capelli a monito eterno del Memento Mori, l'antico tema ricorrente sin dal secolo XII sulla brevitas e sulla caducità della Vita ma, forse ancor prima e più incisivamente di questo, una Testimonianza che soavemente ancora canta, trasportata dal vento, l'esortazione all'Essenzialità che fu di Francesco dapprima e che oggi ci ricorda il nostro amato Papa che proprio dal Poverello di Assisi ha scelto di prendere il nome e di perpetrarne il fulgido, nobilissimo Esempio per indicare a tutti noi la Strada sicura verso l'Eternità.

Paola Galanzi



3 commenti:

  1. Stefania Colafranceschi-Collezionista e Socia A.I.C.I.S.16 luglio 2014 alle ore 07:56

    Grazie Paola, una testimonianza molto interessante e significativa.

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  2. Agostino Sangiorgio-Collezionista e Socio A.I.C.I.S.16 luglio 2014 alle ore 08:03

    I 'santini' non sono solo piccoli capolavalori di arte, o 'ricordi' di un evento, od acora riproduzioni in carta di una statua, di un quadro ma sono sopratutto una testimonianza di fede, ed è questa la prima ragione della loro esistenza.

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  3. Renzo Manfé- vice Presidente A.I.C.I.S.- Associazione Italiana Cultori Immaginette Sacre18 luglio 2014 alle ore 13:31

    Viene qui posto all'attenzione di quanti sono veramente interessati alla lettura dei santini: un semi-manufatto veramente raro e probabilmente unico nel suo genere.

    La nostra socia e Probo viro Paola Galanzi, molto attenta soprattutto alle particolarità, ci conduce con amabilità a godere ed apprezzare l'originalità di questo pezzo di due secoli fa.

    Invito i nostri soci a leggere quanto riportato nel breve articolo per affinare la nostra sensibilità e scoprire poi che anche nelle nostre, pur modeste raccolte, possono esserci dei pezzi di tutto rispetto per bellezza, rarità o particolarità.

    Lasciamoci guidare da chi ci dà suggerimenti utili per giungere ad apprezzare i nostri pezzi in relazione ai modelli di santità rappresentati nei santini... più che lasciarci fuorviare o deconcentrare dalle cinquantamila variazioni di sigle di una stessa casa editrice apposte sul verso o sul recto delle immaginette religiose.

    Grazie Paola del tuo prezioso apporto.

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