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UN CORDIALE BENVENUTO NEL SALOTTO VIRTUALE DEI CULTORI DELL'ICONOFILIA, LO STUDIO ED IL COLLEZIONISMO DEI SANTINI E DELLE ANTICHE IMMAGINI DEVOZIONALI





giovedì 14 ottobre 2010

“San Carlo Borromeo: la Santità nel sociale”: la nuova Opera della Professoressa Vincenza Musardo Talò con la partecipazione del Prof.Carluccio Frison

Sanctus Karolus Borromaeus
Raro e raffinatissimo Santino in xilografia con preziosa cornice litografata, acquarellato a mano e lumeggiato con la tipica ed inconfondibile "Lacca di Cina".
Incisore: Koppe - Praga, prima metà sec. XIX
Collezione privata Prof.Carluccio Frison


Quando il carissimo Amico Prof.Carluccio Frison, stimatissimo Medievalista e Docente, Socio e ProboViro A.I.C.I.S.-Associazione Italiana Cultori Immaginette Sacre- mi ha onorata della notizia in anteprima mi sono sinceramente commossa, e oggi è per me un autentico piacere condividerla insieme a lui con tutti gli Amici Collezionisti e Soci A.I.C.I.S. e i Lettori: a breve, in occasione dell’inizio, il prossimo mese di Novembre, delle Celebrazioni Borromeiane verrà pubblicata l’ importante Opera dedicata a San Carlo Borromeo della Professoressa Vincenza Musardo Talò, corredata da un raffinato ed esclusivo Catalogo presentato dal Professor Carluccio Frison con il prestigioso e privilegiato contributo iconografico delle più belle e rare Immagini devozionali celebranti il Santo prodotte in Europa nell’arco di due secoli, dal 1600 al 1800, facenti parte della sua privata Collezione- visibile parzialmente qui sul Blog alla sezione: LA MOSTRA ON LINE.

Collezione preziosissima- e, ritengo, davvero UNICA non solo in ambito Italiano ma anche Europeo- eccellente documento dell’iconografia sacra Borromaica, e amore sincero nella celebrazione privata, profondamente intima, dell’eterna impronta scolpita nel Tempo dalla fulgida Luce- autenticamente Cristiana- emanata per 46 anni e ventuno giorni dalla Vita del Santo, generoso ed instancabile fino alla sera del 3 di Novembre dell’anno1584, quando, poco prima di spirare, in risposta all’affettuoso rimprovero di un Monaco che mentre lo assisteva aveva posto accento sugli eccessivi strapazzi personalmente da lui patiti per prodigarsi al prossimo, lui serenamente rispose: “La candela fa luce solo consumandosi”…..

Luce sciente magistralmente profusa sulla Luce di una Vita così esemplare: nasce così la preziosa Opera di ricerca profonda e intensamente sentita della Professoressa Vincenza Musardo Talò: Storico e Critico d'Arte,

Presidente onorario dell'Accademia del Santino di Trepuzzi (Lecce)- http://www.accademiadelsantino.it/accademiadelsantino/Benvenuto.html,

già Docente presso la SSIS Puglia-Università di Lecce, già Segretaria generale del Centro Ricerche di Storia Religiosa in Puglia, è Socio ordinario della Società di Storia Patria per la Puglia, dell'Istituto per la Storia del Risorgimento Italiano e Presidente del Centro di Ricerca, Studio e Catalogazione dei Beni Culturali di Puglia. Come Relatore ufficiale, è presente a Congressi e Convegni di studio su problematiche e risultati delle sue ricerche, in special modo sul tema delle Confraternite e del Monachesimo femminile.
Autrice, tra le tante e apprezzatissime, di autorevoli Opere espressamente dedicate all’incantevole iconografia delle Immagini della devozione Cristiana- una di esse dal suggestivo titolo” Angeli di carta: i messaggeri celesti nella devozione popolare” è da me segnalato qui sul Blog alla sezione TESTI CONSIGLIATI SUL COLLEZIONISMO DEI SANTINI E DELLE IMMAGINI DEVOZIONALI-
Titolare di un elegante Sito denominato “Studi e Ricerche di Vincenza Musardo Talò
http://www.musardotalo.it/index.htm, ricco di spunti unici e fondamentali riferimenti per l’approfondimento artistico, storico, etno-antropologico, agiografico e archeologico inerente alle più insigni Personalità che indelebilmente hanno firmato la Storia dell’Umanità, invita gli Studiosi, così come i Lettori appassionati del Sapere, a un interessantissimo collegamento virtuale con il Museo Etnografico di San Marzano di Puglia, fondato dal Centro Ricerca Studio e Catalogazione dei Beni Culturali di Puglia onlus, di cui la Professoressa è Presidente sin dalla sua costituzione.

Grata al meraviglioso Amico Carluccio Frison, per avere oggi con noi tutti generosamente - come nella sua solare natura- voluto condividere la Gioia di tale meritatissimo onore offerto ai suoi splendidi San Carlo dalla Professoressa Musardo Talò, in attesa di poter a breve leggere tale Opera- di grande interesse storico e religioso- ringrazio la Professoressa per avermi gentilmente autorizzato a pubblicare una parziale anteprima assoluta sul Blog:la Presentazione del Catalogo curata dal Prof.Frison: Presentazione magnifica e partecipe ad autentici Gioielli di carta dell’antica, ferventissima devozione popolare a San Carlo Borromeo.

....e, anche se in ritardo imperdonabile di un giorno: FELICISSIMO COMPLEANNO E "AD MAIORA" caro Amico !

(Tutti i diritti della suddetta Presentazione sono riservati agli Autori dell’Opera medesima).

Paola Galanzi

IN ANTEPRIMA ESCLUSIVA:

Presentazione al Catalogo corredato all'Opera "San Carlo Borromeo": la Santità nel sociale"della Professoressa Vincenza Musardo Talò

Il Primo novembre di quest’anno – come ben sanno tutti coloro che leggeranno queste pagine – ricorre un importantissimo anniversario per la Storia della Chiesa: sono infatti 400 anni che San Carlo Borromeo (1538-1584), Vescovo di Milano, grande teologo e personalità di eccezionale rigore morale, nonché uno dei massimi interpreti dello spirito della Controriforma cattolica, è stato innalzato agli onori degli altari.
Molti anni sono ormai che colleziono, con particolare interesse e devozione, e ricercandoli in ogni dove, i Santini del Santo Vescovo milanese, tanto da poter dire (senza peccare -credo- di falsa modestia) di avere messo insieme una ricca e abbastanza completa collezione su San Carlo Borromeo, che va dalle produzioni più antiche: qualche stampa del Seicento, poche miniature settecentesche, i cosiddetti Santjes fiamminghi, fino alle numerose siderografie, ai “merlettati” francesi dell’Ottocento, e per finire alle più moderne calcografie tedesche, italiane, svizzere, ecc., per un insieme complessivo di più di un migliaia di pezzi (non ho mai pensato di contarli uno per uno, e credo che mai lo farò!), tutti raffiguranti San Carlo Borromeo, raffigurato da solo o insieme ad altri santi [invito senz’altro chi volesse ammirare una più ampia galleria dei miei Santini più “antichi” a consultare on line il bellissimo sito della carissima amica Paola Galanzi ricercandolo direttamente in rete: Le monde ravissant des images pieuses].
Non sto ovviamente a soffermarmi più di tanto sui motivi di questa mia scelta collezionistica: credo sia sufficiente ricordare che seppur il mio nome all’anagrafe sia Carluccio, da sempre, anche perché Carlo è il mio vero nome di battesimo, celebro il mio onomastico il 4 novembre, il giorno in cui sul calendario si commemora San Carlo Borromeo.
Premessa necessaria mi sembrava questa per comprendere la presenza delle mie Immaginette “borromee” in questa sede: con vivissimo entusiasmo ho aderito infatti all’invito della curatrice di questo splendido Catalogo quando mi chiese di metterle a disposizione alcuni dei miei Santini che Lei stessa aveva avuto occasione di vedere pubblicate in rete.
Ho pensato di inviare alcune delle immagini più rappresentative della mia Collezione, dalle più antiche e preziose (come il mio unico canivet) a quelle che io maggiormente preferisco (i Santjes fiamminghi e un’ampia scelta di Santini dei numerosi produttori che operarono a Praga nei primi decenni dell’Ottocento), fino alle realizzazioni più recenti: i Santini con il pizzo, i cosiddetti “merlettati”, soprattutto di area francese, ma non solo, e le multi-colorate calcografie del XX secolo, ovviamente tralasciando tutta la produzione più recente, sia di serie sia rappresentativa di culti locali.
Non potendo inviare tutto, ho dovuto giocoforza operare delle scelte, lasciando poi alla curatrice stessa del Catalogo la facoltà di inserire quello che più riteneva opportuno: così non saranno qui molto rappresentate le Case editrici italiane attive tra Otto e Novecento: nessuna Immaginetta della Santa Lega Eucaristica di Milano, per esempio, che però sono ben presenti nella mia collezione, così come non ci sono altre produzioni di editori più o meno noti e ricercati: il Callot tanto per citare una “assenza” famosa.
Non è ovviamente mia intenzione fare qui un elenco di ciò che manca, bensì, prima di concludere questa mia breve “presentazione”, ricordare soltanto i due criteri che, in linea con le esplicite intenzioni di questo Catalogo, ho tenuto presente nello scegliere le Immaginette: il primo storico e l’altro iconografico.
Criterio storico: tentare cioè di ripercorrere con pochi esempi, incentrati soltanto sulla figura di San Carlo Borromeo, la secolare storia del Santino, prendendo avvio dalle produzioni più antiche che si possono datare alla seconda metà del XVI secolo e cercando, nel contempo, di offrire “pezzi” che fossero anche diversi per caratteristiche tecniche e tipografiche.
Criterio iconografico: presentare alcune delle tematiche iconografiche che ricorrono più di sovente nelle Immaginette sacre di San Carlo Borromeo, che altro non sono che un riflesso delle sua ampia e più nota rappresentazione pittorica: quasi non c’è chiesa, dalle mie parti, che non abbia un quadro, un altare a Lui dedicato.
San Carlo Borromeo –come magistralmente ci ha spiegato la Prof.ssa Vincenza Musardo Talò–, nelle Immaginette sacre, a partire già dal XVII secolo viene raffigurato secondo canoni ben definiti: il solo ritratto a mezzo busto sempre rivestito con la mantellina cardinalizia rossa; mentre distribuisce la Comunione e la Cresima ad ammalati ed appestati, ma anche al giovane San Luigi Gonzaga (nel 1580) oppure mentre è intento a consumare un pasto molto frugale o quando è genuflesso in preghiera dinnanzi al Crocifisso. La fisionomia di San Carlo è poi quasi sempre caratterizzata da un naso aquilino assai pronunciato e i suoi attributi sono la genuflessione, l’adorazione, gli appestati, un’arma da fuoco.
Questi sono i temi che ritroverete nelle Immaginette presentate in queste pagine: e spero vivamente che la loro consultazione possa offrire anche a tutti voi che sfoglierete questo catalogo le stesse sensazioni da me provate nello scegliere le Immaginette che vi sono raffigurate.

Carluccio Frison

2 commenti:

  1. Eccomi qua Paola,
    che dire: grazie sempre di vivo cuore per il tempo che dedichi nel tuo blog al mio San Carlo Borromeo! Pensavo (anche se ho sempre timore di "inflazionare" troppo con tutti questi San Carlo!... E di stufare il resto degli amici)... Bene, pensavo, proprio per contribuire alle celebrazioni (dopo tutto è l'anno borromeo) di inviarti una qualche novità tutti i mesi... Che ne pensi? E ovviamente i prossimi saranno o i miei Vallardi o ...Dimmi tu?

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  2. Vincenza Musardo Talò15 ottobre 2010 alle ore 09:53

    Gent.ma Signora Paola,
    La ringrazio ed esprimo la mia gratitudine per l'opera altamente meritoria che lei svolge nel veicolare questo aspetto della cultura, entro cui si muovono le emozioni e i palpiti più sinceri della pietà popolare.
    Cordialità
    Vincenza Musardo Talò

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