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UN CORDIALE BENVENUTO NEL SALOTTO VIRTUALE DEI CULTORI DELL'ICONOFILIA, LO STUDIO ED IL COLLEZIONISMO DEI SANTINI E DELLE ANTICHE IMMAGINI DEVOZIONALI





lunedì 24 settembre 2012

Iconofilia e Tradizione: i nostri Santini raccontano la Storia: il Santino-Ricordo di un impavido, giovanissimo Figlio d'Italia Eroe del Carso nella Grande Guerra del 1915-18

 
 
Santini-Ricordo, In Memoriam.
 
Immaginette religiose a tutti gli effetti per la Cristiana Pìetas che suscitano nel commuovente Ricordo, i Luttini, di cui già ha scritto un bellissimo articolo tempo addietro su questo Blog l'amico e Collezionista Stefano Fasoli, Curatore de Il Museo del Santino di Sommacampagna (Verona), rappresentano senza dubbio alcuno interessanti documenti -soprattutto se oltre il secolo di datazione- e con onore occupano oggi un posto di rilievo all'interno delle stesse canoniche Collezioni di Santini.
 
Ricercatissimi nel centro Europa ed in particolare nel Belgio per un assai interessante aspetto storico-genealogico cui gli amici Fiamminghi sono ammirevolmente appassionati, i Luttini cosiddetti, soprattutto se stampati dalla Tipografia Santa Lega Eucaristica di Milano dalla seconda metà del secolo XIX sino ai primi anni '40 del secolo scorso, sono oggi sempre più richiesti e collezionati anche dai Collezionisti Italiani di Santini.
 
 
 
 
Rinaldo Barbassi- Giovane Eroe d'Italia caduto sul Carso
 
 
Classe 1897, Rinaldo Barbassi è ricordato sul suo Luttino con un'antica fotografia in divisa da Fante: probabilmente l'ultima foto scattata in occasione della partenza per il fronte.

Dall'espressione colta dall'obbiettivo in quell'attimo fuggente di vita traspare un velo di malinconica tristezza mista a timorosa perplessità, quasi presagi di un iniquo destino.

Sul Luttino nessuna notizia del luogo natio, seppure deducibile, con pur sempre cauta e doverosa approssimazione, alla regione d'Italia dove risulta ad oggi maggiormente diffuso il suo cognome: il Piemonte.
 
Incisiva e tagliente, pur nella comprensibile genericità geografica del sì vasto territorio scenario dell'orrida Guerra, la localizzazione del luogo ove combattendo per la Patria egli cadde.
 
Celebrato, nelle sue salienti peculiarità ambientali, già duemila anni fà dal grande Poeta mantovano Virgilio nell'Eneide, il Ricordo di Rinaldo ci giunge così dall'antichissimo e severo territorio del Carso, due anni esatti dopo l'entrata dell'Italia in guerra: il 24 Maggio 1917.
 
Rinaldo, un giovane Figlio d'Italia con la Speranza nel futuro disattesa dalle Parche impietose che combattè con Valore in trincea e sul campo, patì il freddo e la fame, conobbe la paura all'accecante bagliore e al cupo fragore dei fuochi d'artiglieria ed incontrò infine, gelida, la Morte.
 
Forse il suo ultimo pensiero prima di spirare fù rivolto alla Madre e alla Famiglia in pena per lui.
 
Rinaldo morì sul campo di battaglia a soli 20 anni di età.
 
Un giovane Eroe d'Italia che con il sacrificio sommo della Vita contribuì con Onore a ridisegnare i Confini e la gloriosa Storia d'Italia nella più ingente perdita di vite umane- militari e civili- che si ricordi: nove milioni di soldati caduti e circa sette milioni di vittime tra i civili.
 
Non sappiamo se la notizia della morte di Rinaldo giunse immediata alla Famiglia che con trepidazione attendeva sue notizie dal fronte.
Probabilmente fu -come di frequente accadde all'epoca, date le dimensioni del conflitto e le ingenti forze militari in campo-inizialmente dato per disperso ancor più straziando i Familiari nel dubbio della sua sorte e nella speranza del suo ritorno.
 
La mesta notizia della sua morte arrivò con certezza nella sua Casa tra il mese di Giugno e i primi dieci giorni di Luglio dell'anno 1917: il giorno 11 di Luglio, stroncato dal dolore inconsolabile della sua prematura scomparsa, moriva infatti suo padre Antonio
 
"unendosi a lui nell'Eternità, lasciando desolate nella sventura con la sola Fiducia in Dio la moglie e le figlie".
 
 
 
 
 
 
Particolarmente significativa e molto bella l'immagine in litografia sul recto del Santino-Ricordo: un giovane Soldato d'Italia, nel campo coperto di morti per la Patria, bacia con slancio e Fedeltà il Tricolore prima di accomiatarsi per sempre dalla vita terrena e seguire l'Angelo di Dio nell'Eternità.
 
 
IDDIO MISERICORDIOSO CORONI COLLA GLORIA ETERNA L'EROICO SACRIFICIO DEI PRODI FIGLI D'ITALIA
 
 
Paola Galanzi


2 commenti:

  1. Edmondo Barcaroli- Collezionista e Socio A.I.C.I.S.24 settembre 2012 alle ore 22:57

    Cara Paola,
    ho letto il tuo articolo sui "LUTTINI" e lo condivido pienamente per la ricchezza di notizie utili ai cultori di questo tema.

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  2. Rosina Llagarìa Vidal- Collezionista e Socia A.I.C.I.S.25 settembre 2012 alle ore 00:32

    Muy interesante,como todos los articulos tuyos,estupendo

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