SINTEMETTEN - SAN MARTINO DI TOURS
Museale, meravigliosa Immagine devota habillée di preziose sete, velluti e broccati policromi sulla base di un'incisione a bulino su rame stampata su pergamena.
Il nome dell'Artista-Incisore è rimasto celato dal lavoro conventuale che ha "vestito" l'Immagine.
Un pezzo UNICO
Anversa, Fiandre- Secolo XVIII
Collezione privata Dr.Theo Breugelmans-Copyright-
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con esclusiva concessione a questo Blog
Sono trascorsi 1700 lunghissimi anni dall'alba annunziatrice del nuovo giorno che diede a Sabaria, nella regione di Pannonia-oggi attuale Ungheria- i natali a un bimbo consacrato con orgoglio dal padre, Ufficiale dell'esercito Imperiale Romano, a Marte, potente Dio italico della guerra e delle Legioni.
Martino, Uomo dalla sensibilità Nobile e Generosa, direttamente da Dio designato a percorrere con Onore, senza medaglie, i gradi della Spiritualità più sublime, ben lungi dalle Glorie effimere del Mondo, compì il suo primo Miracolo vestendo la ricca uniforme militare di Roma; l'antica città di Poitiers fu teatro del mirabile evento e vide un anziano catecumeno, a lui sinceramente devoto, defunto per una febbre maligna, risuscitare, per intercessione dello Spirito Santo inviato da Dio ad esaudire le preghiere di Martino.
Esaudito da Dio; lui, figlio e rappresentante dell'élite di Roma nella provincia di Gallia, così Umile e semplice, servitore modestissimo dell'unico schiavo che possedeva.
In un inverno particolarmente rigido, di gelo e di copiosa neve, Martino, a cavallo, incontra Dio in persona sulla sua strada: lo incontra in un povero, da tutti deriso e allontanato, coperto da pochi, miseri stracci.
La sua spada lucente senza esitare un solo istante divide allora in due l'elegante mantello indossato sulle spalle e ne dona la metà al mendico, per non fargli patire il freddo.
In sogno, la stessa notte, gli appare Gesù, Figlio di Dio, coperto dalla metà del suo mantello donato al povero.
Martino, così come meravigliosamente descritto dal suo biografo Sulpicius Severus nella sua Opera Vita Martini, è l'incarnazione della Chàritas Christi, come Francesco di Assisi, quintessenza incantevole della Vita, dono supremo di Dio, al servizio, in abnegazione totale, ai poveri e ai dimenticati.
SINTEMETTEN
L' Immagine devota protetta dallo spesso vetro e dalla pregiata cornice in legno coevi.
Martino di Tours viene acclamato Vescovo dell'omonima città Francese nell'anno 371.
Fino a quel momento, come Francesco di Assisi, aveva evangelizzato le campagne e una miriade di piccolissimi, sperduti villaggi di poveri contadini, percorrendo a piedi distanze incredibili.
Giusto, difensore dei diritti calpestati della Povera Gente, muore a Candes- cui verrà aggiunto in suo onore- Saint Martin- il giorno 8 novembre dell'anno 397.
La Chiesa lo ricorda l'11 di Novembre, giorno della sua sepoltura.
Nel secolo XXI un Esempio sublime, come Francesco di Assisi, per portare Luce e Amore in un Epoca- la nostra che viviamo, appunto- fatta del Nulla assoluto: falsi e vacui valori, rara Moralità, ma, ciò che è ancor più
deplorevole, senza alcuna Carità nei confronti del Fratello che Dio, a Martino e a Francesco, così come a noi tutti, ha insegnato con il suo Esempio ad Amare, con autentica Generosità.
Il caro e stimato Amico Dr.Theo Breugelmans, devoto al grande Santo sin dall'infanzia e raffinato Estimatore e Cultore della sua iconografia nelle antiche Immagini devote, con generosità condivide oggi con tutti noi un autentico Capolavoro: un prezioso manufatto di provenienza conventuale Fiamminga del secolo XVIII.
Un Pezzo UNICO
Realizzata sulla base di un'incisione a bulino su rame stampata su pergamena, con lavoro paziente e minuzioso di Suorine delle antiche Fiandre, l'Immagine sacra, nella sincera celebrazione del grande Vescovo di Tours, Protettore degli oppressi e dello stesso Villaggio natale dell'Amico Theo- Retie- nel cuore delle Fiandre, è un trionfo di preziosi broccati, velluti, piccole scaglie di mica applicati sull'incisione à collage e completati da una cornice di elaborati, mirabili intrecci di fili d'oro e d'argento, intercalati con eleganza da fiori in carta policroma.
Protetto, infine, da uno spesso vetro coevo che pur non ne mortifica la Bellezza, e da una massiccia cornice in legno pregiato, Martino-SINTEMETTEN- in esso ancora una volta da compimento all'insegnamento di Cristo simbolicamente offrendo con generosità una moneta al Povero che a lui si appressa supplichevole:
Martino di Tours, la nobile, autentica Essenza della Chàritas Christi.
Paola Galanzi
Dear Paola,
RispondiEliminaCongratulations for your article about my favourite saint: Martinus.
It is really a pity that the Flemish translation is so bad.
Greetings from a sunny Flanders,
Theo
Impareggiabile Paola: dai suoi puntuali scritti agiografici c'è sempre da imparare!
RispondiEliminaIl pezzo che ci presenta, è veramente sublime e, la descrizione che ce ne da, fa rivivere la pazienza, l'amore e la devozione con cui quelle Suorine delle antiche Fiandre si sono "accanite" sulla immagine del Santo incisa sulla pergamena!
Infine complimenti e grazie al Dr. Breugelmans che l'ha offerta in visione a tutti noi!
Chiedo ancora una cosa a Paola: il significato della parola SINTEMETTEN!
Grazie