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UN CORDIALE BENVENUTO NEL SALOTTO VIRTUALE DEI CULTORI DELL'ICONOFILIA, LO STUDIO ED IL COLLEZIONISMO DEI SANTINI E DELLE ANTICHE IMMAGINI DEVOZIONALI





venerdì 30 marzo 2012

SOUVENIR di Laure Bagondet, una bambina gioviale e collezionista entusiasta di Santini vissuta in Francia nel 1800


Sainte Elisabeth
 Santino popolare in litografia: il Ricordo di Laure Bagondet
Francia, anno 1872

Collezione privata Galanzi

Se si esula dagli antichi Codici miniati alto-medioevali e medioevali, con raffinata perizia miniaturistica e calligrafica illuminati d'oro zecchino con eleganti penne d'oca dai Monaci Amanuensi e notoriamente destinati a una ristretta élite di fruitori colti e dalle cospicue possibilità finanziarie, con l'avvento della stampa a caratteri mobili ed il progresso rapido ed inarrestabile delle tecniche di stampa, la Catechesi per immagini promossa dalla Chiesa focalizzò la propria ragion d'essere proprio nella incommensurabile quantità di Santini e nelle Immagini devozionali destinate al popolo, ossia alla grande maggioranza di devoti, abitanti delle città così come dei più sperduti villaggi d'Europa.

Identificabili in Francia con la denominazione di Imagerie populaire, termine a mio avviso erroneamente talvolta unicamente assimilato alla pur vasta produzione di stampe devote di grandi dimensioni, sulla tipica ed inconfondibile carta sottilissima, edite in Epinal dall'Editore Pellerin ed altri nell'arco dell'intero secolo XIX, i Santini cosiddetti popolari furono quelli che, sin dal secolo XVII, con le immagini dei Santi più noti in xilografia e colorati à pochoir, raggiunsero le case e le coscienze morali di tutti.

Distribuiti capillarmente dai noti Colporteurs, notoriamente Venditori ambulanti di stampe a carattere religioso e profano e di colorate chincaglierie (vedi qui sul Blog i miei precedenti articoli dedicati ai Tesini degli Stampatori Remondini di Bassano) e da loro sommariamente ritagliati con grandi forbici da planches di imponente formato- questo spiega la frequente asimmetria di queste Immagini devote- i Santini popolari furono dunque i più diffusi, scevri della ben che minima pretesa estetica nella loro pur apprezzabile semplicità.

E proprio uno di questi Santini popolari, senza firma di noto e celebrato Editore o Stampatore del passato, ci parla oggi di Laure Bagondet, una vivace bambina Francese vissuta nel secolo XIX.

Il verso del Santino della piccola Collezione di Laure


Il Ricordo nel Ricordo

Questo Santino infatti, rinvenuto, come il più delle volte accade, tra le pagine profumate d'antico di un vecchio Messale, ci restituisce oggi la testimonianza di una Vita vissuta nella Francia post-rivoluzionaria e Romantica, all'indomani del lungo e travagliato periodo caratterizzato da profondi sconvolgimenti economici, sociali e culturali che aveva avuto inizio sin dalla fine del secolo XVIII con la prima, grande Rivoluzione di Francia.


Tale Messale, da me acquisito, mi ha fatto dono, insieme al Santino che ha ispirato questo mio articolo, di ben altri 15 Santini popolari della medesima tipologia, ordinatamente numerati in sequenza al verso dalla giovane Laure, una Collezionista di Santini, proprio come noi.

Il più eloquente tra essi, il più chiacchierino, manoscritto da Laure e da lei firmato, è il Souvenir, il dolce Ricordo, avuto in dono da una delle sue amate amiche: Julia Copart.

Vivace e gioviale la giovane Laure, di cui io oggi intendo celebrare il Ricordo con commozione ed Affetto attraverso il Santino che di lei ci parla, annota, con bella grafia di bambina alla data del 16 Agosto 1872, la sua età in anni, mesi, giorni e....minuti ! : 11 anni e mezzo, 16 giorni e 11 minuti.

Laure
era dunque nata verso la metà del mese di Febbraio dell'anno 1861.

Purtroppo non abbiamo di lei un'immagine che ce ne tramandi le delicate fattezze, ma forse, la Primavera che è giunta, col suo profumo di fiori e le rondini che volano gioiose nell'azzurro del cielo ci parlano ancora oggi di lei, affinchè, con Affetto, possiamo noi tutti ricordarla....
Paola Galanzi

5 commenti:

  1. Edmondo Barcaroli- Collezionista e Socio A.I.C.I.S.30 marzo 2012 alle ore 18:04

    Grazie Paola per l'interessante articolo.
    Un caro saluto da Tarquinia.

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  2. Gianfranco Cecchi-Collezionista e Socio A.I.C.I.S.30 marzo 2012 alle ore 20:55

    Al solito, Paola Galanzi ci fa capire la storia della nostra mania sui santini,con sempre nuovi personaggi storici..
    Felice Pasqua a Paola ed alla sua Famiglia.

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  3. Renzo Manfé, Vice Presidente A.I.C.I.S.31 marzo 2012 alle ore 10:08

    Questa tua interessante lettura del retro dell'immaginetta scritta il 16 agosto 1872...ci stimola a guardare in toto i nostri santini specie quando ci fanno partecipi di momenti di vita dei vecchi possessori.
    Sono i santini vissuti, sempre interessanti e rivelatori di momenti particolare di vita con i risvolti gioiosi ed anche tristi.
    Non trascuriamo quei dettagli che talvolta incontriamo nelle immaginette... e che ancora oggi possono essere di aiuto per la nostra formazione religiosa e sociale.
    Grazie Paola degli spunti che attraverso i tuoi articoli giungono a noi lettori!
    Buona settimana santa!

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  4. muchisimas gracias por tu interesante articulo,y por lo bonito que lo describes,muy interesante todo,felices pascuas

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  5. Articolo molto interessante, come sempre del resto. Questo però ci fa capire che alcune volte anche il verso di un santino ci riserva delicate sorprese.
    Personalmente sono attratto dll'immagine al recto, però in alcuni casi ho santini doppi perchè il testo al verso era da catalogare, sia per ciò che era scritto o per la grafia.
    Grazie e tanti auguri di Buona Pasqua a tutti.

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