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UN CORDIALE BENVENUTO NEL SALOTTO VIRTUALE DEI CULTORI DELL'ICONOFILIA, LO STUDIO ED IL COLLEZIONISMO DEI SANTINI E DELLE ANTICHE IMMAGINI DEVOZIONALI





venerdì 24 ottobre 2014

I RIFLESSI DELL'ANTI-CLERICALISMO FRANCESE RIVOLUZIONARIO E NAPOLEONICO SULL'ICONOGRAFIA NELLE IMMAGINI DEVOTE IN PIZZO FRANCESI DEL SECOLO XIX


La S.Vergine Maria in un celebre Santino in pizzo "a sorpresa" stampato e diffuso dalla Maison Basset in piena Epoca napoleonica, intorno al 1814-1815 ca.

E' impressionante, in questo preciso periodo della Storia di Francia, la "snaturalizzazione" del Sacro ed il voluto distacco dall'iconografia Mariana classica universalmente riconosciuta ed adottata dalla Chiesa Cattolica ed il chiaro richiamo, invece, alle fattezze di Paolina Bonaparte, sorella prediletta dell'Imperatore, quasi "divinizzata" nelle stesse Immagini religiose.

(vedi ritratto sotto)



E' un sentimento profondamente ostile, atavico e geneticamente trasmesso, antico di oltre duemila anni, che affonda e, a distanza di secoli, ancora nutre le proprie radici nella memoria della terra violata della città di Alesia, teatro dell'ultimo storico scontro tra Cesare e l'Esercito Romano e le truppe di Vercingetorige, biondo e nobile Principe di Gallia.

Un'avversione istintiva e umanamente comprensibile nei confronti dell'invasore. 
 
E Roma - invasore nonché irriducibile, storico antagonista- fu da sempre intesa in Francia quale sinonimo equipollente di Chiesa Romana Cattolica.

E se da un lato tale mai sopita malevolenza culminò con la Rivoluzione Francese in persecuzioni  contro il Clero e tutti gli Ordini religiosi- ricordo la soppressione della Compagnia di Gesù nel 1773- e vere e proprie barbarie perpetrate contro la Chiesa Cattolica di Francia nella spoliazione incontrollata di antichi e pregiati arredi, statue e Opere d'Arte d'inestimabile valore, delittuosamente confiscati per porre, per così dire, "rimedio" alla gravissima crisi finanziaria francese, con la rottura dell'antico Concordato stipulato tra la Chiesa di Francia e la Chiesa di Roma nel 1516, conseguente alla proclamazione della nuova Costituzione, il Clero Francese e l'intera nazione si divide tra preti giurati, fedeli cioè alla Costituzione Rivoluzionaria, e preti refrattari, ad essa cioè sfavorevoli.



 Ritratto di Paolina Bonaparte

secolo XIX

Si noti l'incredibile rassomiglianza e la quasi specularità nel Santino della Maison Basset


In un clima di terrore e confusione, contrassegnato da vere e proprie persecuzioni ed esecuzioni sommarie di religiosi e religiose refrattari di ogni Ordine, che culminerà nel mese di Marzo del 1791 con la condanna da parte di Papa Pio VI dei Princìpi stessi della Rivoluzione Francese e con l'inevitabile, conseguente scisma, la produzione delle Immagini devote passa quasi automaticamente ed inevitabilmente dagli Scriptoria Conventuali che fino ad allora ne avevano curato la diffusione - basti pensare ai preziosi Canivets intagliati pazientemente au canif su carta o sulla nobile pergamena, la cui produzione si interrompe improvvisamente, e non casualmente, proprio in questo periodo- è la stessa iconografia religiosa riprodotta su carta con la nuova tecnica dell'incisione su lastra in acciaio- o siderografia- a subire non lievi ma talvolta anche sostanziali modifiche.

In questo contesto sarà fondamentale testimonianza la comparazione tra la produzione di Santini di due tra le più grandi ed importanti Maisons Francesi dell'epoca: Maison Basset  et Letaille: la prima "giurata" e fedele all'ideale rivoluzionario e la seconda "refrattaria" e profondamente legata e coerente con i Princìpi più tradizionalisti della Chiesa Cattolica.



S.Paolina

Santino in siderografia stampata su mica in oro con cornice di pizzo

Editore ignoto

Francia, 1815 ca.


Non stupisca che proprio in questo periodo storico del secolo XIX ingente e di particolare successo fu la produzione- per lo più di Editore ignoto- in oro su mica di Santi e Sante- ad esempio S.Paolina- insistentemente richiamanti i nomi di familiari diretti o, talvolta, quelli di semplici membri dell'entourage di Napoleone Bonaparte.

La Maison Basset, - la più antica delle due- raffinatissima Casa Editrice con sede al civico 64 di Rue Saint Jacques a Parigi, nei pressi dell'omonima Chiesa dedicata a San Giacomo Maggiore, fu fondata verso la fine del secolo XVIII e rimase attiva fino al 1865, anno della cessione dell'Azienda a Bouasse- Lebel.

La sua produzione di eleganti Santini in pizzo richiama nell'iconografia un mondo decisamente fiabesco e irreale.

Le tinte pastello sapientemente date a pennello a mano, le paillettes policrome, la polvere di vetro iridescente, gli spettacolari effetti "a sorpresa" - in lingua Francese "à systéme"- e visi pretesi di Madonne o di Santi, sono infatti in essi così lontani dall'iconografia ufficiale comune a icone e statue venerate nelle Chiese, e testimoniano e confermano la laicità della rappresentazione, atta a suscitare nel fruitore più che una reale devozione un incantato laico stupore misto a meraviglia.

Diversa e quasi antitetica rispetto a questa fu la produzione di Santini firmati dall'Editore Charles Letaille.

Realizzati in siderografia per lo più rigorosamente in bianco e nero, scevri da frivole basi in pizzo sostituite da essenziali e severe cornici con spartana e quasi marginale decorazione a pressa, celebranti temi salienti e Princìpi fondamentali sì cari al Vangelo e alla Chiesa di Roma, meritevolmente valsero all'Editore il grande privilegio del titolo di Editore Pontificio.



Il FIAT del Sacro Cuore di Gesù

Charles Letaille, Editeur Pontifical à Paris



Charles Letaille, Cattolico fervente, nacque a Parigi nel 1815.

Fu un Incisore di talento e autore egli stesso delle essenziali ma pur curate siderografie che stampò sui Santini prodotti dalla sua premiata Casa Editrice con sede in Parigi al nr. 15 di Rue Garanciére

Segnato da tristi vicissitudini della vita- perse prematuramente per ben due volte le giovani mogli- votato ad un Cattolicesimo sincero e partecipato in reazione agli eccessi esasperati della Rivoluzione, si dedico' instancabilmente al lavoro e personalmente curò la compilazione del Catalogo completo dell'intera produzione di Immagini devote della sua Casa, sino alla veneranda età di 91 anni, appena due anni prima di morire, nel 1908.

Toccato profondamente, dopo la scomparsa precoce delle due mogli anche dalla morte improvvisa e per lui dolorosissima di tre dei suoi quattro figli, votò alla Santissima Vergine Maria l'unico tra essi sopravissuto, rimasto orfano di madre alla tenera età di appena sei anni: Joseph.

Joseph,unico erede della grande Maison Letaille, venne affidato nell'educazione ad un Precettore cattolico ed entrò giovanissimo in Seminario.

Con grande delusione paterna non lo affiancò mai nel lavoro di incisione e stampa delle belle Immagini religiose nell'Azienda di Famiglia, diventando tuttavia un Archeologo di fama.

Già nel 1876 la premiata Maison fu affidata da Charles a Eugéne Boumard, marito della figlia primogenita di Joseph, così come conferma la stessa Dolores Sella nel suo Libro SANTINI E IMMAGINI DEVOZIONALI IN EUROPA DAL SECOLO XVI AL SECOLO XX.

Charles Letaille oltre ad essere un valente Incisore e Litografo fu anche un abile Scultore: una pregevole statua della Santa Vergine Maria, per la quale Charles ebbe sempre un culto particolare ed una profonda e sentita devozione, da lui personalmente realizzata, fu offerta in dono al suo caro e fraterno amico l'Abate Roussel con il quale aveva contribuito nel 1866 alla Fondazione dell'Orfanatrofio d'Auteuil  affinché venisse esposta alla venerazione all'interno della Cappella dell'Istituto.

Charles Letaille, fu un Cristiano Cattolico esemplare fino all'ultimo giorno della sua lunga vita e, a testimonianza di ciò, fu anche il suo rifiuto- nonostante le importanti somme in denaro offertegli qualora le avesse realizzate- ad incidere opere di genere profano.

Sostanziale la differenza con la Maison Basset e con i successori Bouasse Lebel, la cui produzione spaziò indistintamente e senza alcuna remora dal genere religioso a quello cosiddetto profano, stampando insieme ai famosi Santini in pizzo anche atlanti geografici, ritratti, scene di caccia e numerosi testi scientifici ed in particolare di Medicina. 

Charles Letaille fu l'Autore di circa 700 incisioni (su acciaio) ed un numero altrettanto rilevante di litografie.

Il Catalogo completo delle sue Opere, nell'ambito della produzione iconografica religiosa su carta, è conservato presso il Gabinetto della Biblioteca Nazionale a Parigi.

Paola Galanzi



3 commenti:

  1. Agostino Sangiorgio- Collezionista e Socio A.I.C.I.S.25 ottobre 2014 alle ore 11:04

    Bello ed interessante l'articolo che ci propone Paola, facendoci conoscere un particolare argomento sulla iconografia francese rivoluzionaria e napoleonica. Ancora più interessante è l'accenno sul clero dell'epoca. La divisione tra 'clero giurato' quello legato al potere e 'clero refrattario' quello avverso al poter quindi più legato a Roma, ci riporta ai giorni nostri in uno stato lontano e attualmente tra le nazioni più potenti: la Cina. Anche in Cina a tutt'oggi si è in presenza di due cleri: la chiesa cattolica patriottica legata alle autorità e al regime politico, e il clero legato al Pontefice e a Roma. Quest'ultimo costretto ad operare in clandestinità, l'altro invece tollerato e regolamentato dallo stato. Ieri, come oggi, ma dovunque s'instauri un regime il clero subisce inevitabilmente queste conseguenze. Anche qui in Italia durante il ventennio fascista il clero fu sottoposto a pressioni politiche e qualche sacerdote fu anche assassinato, pur non giungendo mai a situazioni come nella Francia di allora, e la Cina di oggi.

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  2. Renzo Manfé-vice Presidente A.I.C.I.S.- Associazione Italiana Cultori Immaginette Sacre31 ottobre 2014 alle ore 14:59

    Importante questo articolo di Paola Galanzi che fotografa il momento storico (1791) in cui la produzione delle immagini devote passa quasi automaticamente e inevitabilmente dagli Scriptoria medioevali alle case di produzioni private.
    E Paola ci parla e sottolinea l'apparizione sul mercato parigino di due nuove case la Maison Basset et Letaille.
    La prima legata e fedele all'ideale rivoluzionario francese e la seconda in linea con la Chiesa Cattolica.
    Ricco di informazioni e illustrativo di un difficile periodo storico, l'autrice ci accompagna per chiarire e spiegare il mondo dei santini di questa travagliata epoca.
    Grazie Paola.

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  3. Bella e interessante questa "rivelazione" di Paola: domani andrò ad esaminare le mie Madonne Basset per scoprire quante Paoline sono raffigurate!
    E, a prescindere da Paolina, potrò guardare e confrontare con una nuova consapevolezza le immaginette della Maison Basset e quelle della Maison Letaille.
    Come collezionista debbo dire che sono più affascinato dalle paillettes e dalle altre frivolezze di Basset piuttosto che dalla ortodossia delle immaginette Letaille, ma, col puntuale racconto della storia travagliata ed edificante di Charles Letaille che ci ha fatto la brava Paola, cresce l'ammirazione per questo grande personaggio dell'ottocento!

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