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UN CORDIALE BENVENUTO NEL SALOTTO VIRTUALE DEI CULTORI DELL'ICONOFILIA, LO STUDIO ED IL COLLEZIONISMO DEI SANTINI E DELLE ANTICHE IMMAGINI DEVOZIONALI





lunedì 24 novembre 2014

UN SANTINO, SILENTE TESTIMONE DI UNA TRISTE PAGINA DELLA STORIA D'ITALIA: LA RESISTENZA IN ISTRIA


Il Santino stampato in offset dalla Casa Editrice N B -Nino Basevi in Milano intorno agli anni'30 del 1900



Mi fu regalato, diversi anni fa, da un Antiquario dal quale avevo acquistato un prezioso Santino di pizzo del 1800 francese; lo stesso Antiquario, dopo averlo inserito nella busta con il mio acquisto, quasi con imbarazzo si scusò con me per la pochezza del suo omaggio, ma io ne fui da subito profondamente affascinata e lo ringraziai.

Questo, solo all'apparenza, banale e ordinario Santino dei primi anni'30 del 1900, stampato in offset dalla Casa Editrice NB -Nino Basevi- con sede in Milano, fu muto testimone di una triste pagina della Storia d'Italia del secolo scorso.

Fu fedele e inseparabile compagno di sventura e nel contempo solido sostegno spirituale nel momento estremo della vita di due giovani soldati Italiani -o forse semplici civili- che combatterono e sacrificarono la loro Vita per la liberazione di Pola e dell'Istria intera.

Rigido nella sua antica piega trasversale, questo Santino venne per lungo tempo conservato così, piegato in due, nella tasca dei pantaloni o della giacca, da uno dei due giovani eroi Italiani che morirono fucilati in una fredda e nebbiosa giornata d'autunno.



Un'immagine quasi bifasica, divisa in due scene principali, entrambi simboliche di importanti Valorisuperiormente il grande Crocifisso, allocato nello spazio sulla facciata della casa, per richiamare alla memoria del devoto detentore il culto e la Fede, inferiormente quattro piccoli bimbi, sorridenti e spensierati nello spazio sterrato dinanzi alle aiuole, curate e ridenti di fiori, mentre si dedicano, sereni e gioiosi, allo studio ed al gioco per ricordargli il focolare domestico e la Famiglia lontana.




Antitetiche e gelide al verso del Santino le parole, pesanti come macigni, dattiloscritte in nero inchiostro: Rinvenuta PER TERRA.



Un luogo e una data precisa- Pola 19 10 1937-


inferiormente, scritti a mano con tratto veloce, quasi con fretta, con chiaro inchiostro di colore blu i nomi di Alberto e Nicola, rispettivamente di Alessandria e di Andria, in provincia di Bari.

Completi i loro indirizzi di residenza, in Terra di Piemonte e di Puglia, quasi come a voler lasciare un ultimo, disperato messaggio alle Famiglie lontane, ai propri bambini ed ai posteri.

La splendida Terra d'Istria diventa per la prima volta Italiana nel mese di Ottobre dell'anno 1918.


L'Arco dei Sergi a Pola (oggi Croata)


Pola, antichissima città e capoluogo storico dell'Istria, già ai tempi di Strabone, insigne storico e geografo classico greco, nel  I secolo a.C., faceva parte del territorio italico.

Ad un censimento dell'anno 1921, durante il Regno d'Italia, era abitata da quasi 200,000 Italiani -il 67% dell'intera popolazione- contro il 23% di Croati.

Pola e la Terra d'Istria in generale, furono teatro nel tempo di innumerevoli e sanguinosi combattimenti per la difesa del territorio.

Forse, in un estremo tentativo di scampare ad una delle continue retate di volontari -messe proprio in quell'anno reiteratamente in atto dalla vicina Jugoslavia- da destinare alle famigerate Brigate internazionali comuniste, Nicola ed Alberto morirono fucilati. 

Stretto nella mano fino alla morte il Santino, simbolo di Fede e Amore per la Famiglia, cadde infine a terra nell'ora estrema.

Oggi, a distanza di settantasette anni da quel tristissimo giorno quel Santino può finalmente parlare e raccontarci, in qualità di supertestimone, che Alberto e Nicola sono esistiti e da Eroi hanno sacrificato le loro giovani Vite invocando il nome di Dio, per la Famiglia e per la salvezza della Patria.

Paola Galanzi

1 commento:

  1. NB K./ 6243 mignon - Grazie per la descrizione che accompagna questo bellissimo Santino -
    Spesso sento il bisogno di sapere qualcosa di più oltre al numero di serie e alla tecnica di stampa-
    Quando compro i Santini la mia preferenza va a quelli che presentano il retro con una Storia -
    Possiedo lo stesso Santino da moltissimi anni,l'ho trovato per caso in un blocco
    Quando ho iniziato - solo 13 anni fa' - non sapevo neanche che esistessero le case editrici . Questo santino per me è diventato una sorta di n° 1 come la moneta di Zio Paperone - Il mio ha il retro bianco ,però è dello stesso periodo ,magari era di un bambina fortunata che lo ha potuto conservare dentro un libro di preghiere.....

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