Straordinario "Ricordo di Battesimo"
manufatto intagliato su carta con coloritura a mano-Area di produzione: Altweyler-Alsazia, sec.XVIII.
(immagine tratta dalla Collezione del "Musée de l'Image populaire-Musée de France" di Pfaffenhoffen)
manufatto intagliato su carta con coloritura a mano-Area di produzione: Altweyler-Alsazia, sec.XVIII.
(immagine tratta dalla Collezione del "Musée de l'Image populaire-Musée de France" di Pfaffenhoffen)
L’antico borgo celtico di Pfaffenhoffen, situato nel territorio del Basso Reno nella regione francese dell’ Alsazia, ha una storia estremamente interessante.
L’ etimologia del nome della città affonda le sue radici nell’antica lingua germanica e più precisamente nelle due parole che lo costituiscono: Pfaff- nel senso di “Abbazia, Convento” e “Hoffen”, designante una “Corte”.
La sua storia e le sue vicende sono infatti sin dal VII-IX secolo legate all’antichissima Abbazia Benedettina di Wissembourg dedicata ai Santi Pietro e Paolo e fondata verso il 630-660 da una piccola comunità di Monaci verosimilmente provenienti dalla vicina Lorena.
L’ etimologia del nome della città affonda le sue radici nell’antica lingua germanica e più precisamente nelle due parole che lo costituiscono: Pfaff- nel senso di “Abbazia, Convento” e “Hoffen”, designante una “Corte”.
La sua storia e le sue vicende sono infatti sin dal VII-IX secolo legate all’antichissima Abbazia Benedettina di Wissembourg dedicata ai Santi Pietro e Paolo e fondata verso il 630-660 da una piccola comunità di Monaci verosimilmente provenienti dalla vicina Lorena.
L’introduzione nell’Abbazia della Regola di San Benedetto è, secondo la tradizione, databile del 750 ca. ad opera di San Pirmino (ca.650-753) Evangelizzatore delle genti germaniche,Vescovo e Abate e Patrono d’Alsazia.
Importante ed operoso centro di commerci, situata a circa 50 km. dalla splendida città di Strasburgo. Pfaffenhoffen fu conosciuta sin dal sec.XVI come fiorente teatro di variopinte Fiere e Mercati che attiravano mercanti e visitatori da tutte le regioni circostanti.
Il “Musée de l’Image populaire-Musée de France”(Museo dell Immagine popolare) apre con ospitalità le sue porte anche a noi Visitatori “virtuali”, Collezionisti di Santini ed Immagini Devozionali e Studiosi dell’ antica tradizione dell’ ”Imagerie Populaire”, con una ricca e preziosa panoramica di capolavori dell’ iconografia Sacra e rari manufatti,
Importante ed operoso centro di commerci, situata a circa 50 km. dalla splendida città di Strasburgo. Pfaffenhoffen fu conosciuta sin dal sec.XVI come fiorente teatro di variopinte Fiere e Mercati che attiravano mercanti e visitatori da tutte le regioni circostanti.
Il “Musée de l’Image populaire-Musée de France”(Museo dell Immagine popolare) apre con ospitalità le sue porte anche a noi Visitatori “virtuali”, Collezionisti di Santini ed Immagini Devozionali e Studiosi dell’ antica tradizione dell’ ”Imagerie Populaire”, con una ricca e preziosa panoramica di capolavori dell’ iconografia Sacra e rari manufatti,
fondamentali testimoni, tra l’ altro, dell’ antico mestiere di artisti-pittori sin dal XIV secolo impiegati “a cottimo” e specializzati su commissione nella creazione di Immagini devozionali così come di immagini-ricordo di occasioni speciali nella vita del Cristiano, come i raffinatissimi “Souhaits de Bapteme”(“Ricordi di Battesimo”), peraltro ancora poco conosciuti nel panorama collezionistico Italiano.
(per approfondimenti in merito al riferimento temporale indicato vedi A.Spamer-“Das kleine Andachtsbild vom XIV bis zum XX Jahrhundert”).
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Dal 24 di Aprile al 20 di Giugno c.a. il “Musée de l’Image populaire-Musée de France” di Pfaffenhoffen ospiterà un’interessantissima Mostra di Canivets dalla Collezione privata della Collezionista e Studiosa Sra.Elisabeth Klein.
Paola Galanzi
Si ringrazia il "Musée de l' Image populaire-Musée de France" di Pfaffenhoffen, nella persona della Dr. Rosemay Zurcher, per la gentile concessione e la squisita disponibilità.
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