Straordinario Carosello colorato di Santini-Ricordo di Prima Comunione dei secc.XIX e XX
Dedicato oggi dai Collezionisti a chi fanciullo celebrò emozionato due secoli fà
"il Giorno più bello della sua vita"
Ringrazio per l'entusiastica partecipazione ed il prezioso apporto i Collezionisti ed Amici:
Lucio e Patrizia Grandi, S.Fasoli, Domenico Vella, Giancarlo Gualtieri-Segretario nazionale A.I.C.I.S.-e Mario Tasca
ai quali i bellissimi Santini oggi appartengono
L’ammissione intorno ai 12 anni di età -proprio agli esordi dell’ adolescenza- al Sacramento dell’ Eucarestia fu nel corso del sec. XIX una cerimonia molto in voga in Europa, con particolare riferimento e specifica tradizione nella produzione di Santini-Ricordo in seno alla Francia “restaurata” dell’ epoca suddetta.
I giovani Comunicandi, quasi a suggello del loro ingresso nella società “adulta”, sono ora personalmente e responsabilmente chiamati a confermare davanti a Dio la “promessa” pronunziata a loro nome nel corso della celebrazione del Sacramento del Battesimo dai genitori, così come dai loro Padrini e Madrine.
E’ di una bellezza sontuosa e “spettacolare” il lungo abito bianco, vaporoso e delicato come l’ innocenza e la purezza delle giovani fanciulle chiamate in quel giorno importante ad indossarlo, così come bianca e senza macchia è la fascia a foggia di “grande fiocco” che avvolge il braccio sinistro del Comunicando, così elegante e raffinato nel bel completo che per la prima volta nella vita gli dona quell’ aspetto da piccolo “uomo”…
Ecco che, insieme alla solennità celebrativa del Rito religioso, la “Comunione solenne”, diviene importante rito familiare privato che coinvolge in un’ atmosfera di gioiosa e partecipe condivisione parenti, amici, Parrocchie ed intere Comunità di laici e Religiosi.
E non poté tale occasione, al di là dell’intrinseca, saliente “essenza” religiosa e di Fede, mancare di rappresentare sin da allora un enorme “affare commerciale” che garantì costante attività e lauti guadagni alle case editrici che si dedicarono alla produzione dei Santini-Ricordo di Prima Comunione.
Per tutto il sec. XIX , con accento particolare dal 1880 alla prima metà del secolo XX, il “Souvenir de Prémiere Communion” o “Souvenir de Communion Solennelle” divenne simbolo inconfondibile del “più bel Giorno della vita” (in Francese: “Le plus beau Jour de la vie”).
Molte furono le Case Editrici in Francia, in particolare, che in un clima di competizione accesa, si sfidarono nell’ originalità di idee e modelli proposti per la creazione di tali Santini-Ricordo, in un incredibile, multiforme ventaglio di immagini che intelligentemente si adattarono a tutti i gusti –dal più semplice e lineare al più esigente e sofisticato- e a tutte le tasche.
E si farà caso che, proprio dipendentemente dalla ghiotta occasione di “affare commerciale” che tali immagini di fatto rappresentarono per gli Editori,– eccezion fatta per una tipologia particolare prodotta da Aubry e Genoux, e quelli manufatti e semi-manufatti dipinti a mano su pasta d’ ostia, di provenienza prettamente conventuale- la maggioranza di essi, e con enfasi particolare nel corso del sec. XIX, di fatto celebrarono nel “Ricordo” da distribuire a memoria dell’ evento a parenti ed amici, non tanto l’ immagine simbolica, specifica e centrale, del Rito Cristiano, quanto invece quella dei fanciulli Comunicandi, autentici protagonisti della “festa familiare” e dello stesso redditizio fenomeno commerciale ad essi direttamente connesso.
Vestite di carta di riso magistralmente plissettata per realisticamente riprodurre sul “Santino-Ricordo” l’ostentato splendore dell’ abito indossato in quell’ occasione "unica" nella vita, non di rado impreziositi da lustrini d’ oro ed eleganti “paillettes”policrome, con sapienti, finissimi pennelli arricchite di civettuolo belletto rosato sulle candide gote, le giovani Comunicande applicate “à collage” su raffinate trine a punzone, ancor più del corrispondente maschile, nell’ importante scenario sociale della Rivoluzione Industriale e dei nuovi assessments (dall’ Inglese: contributi, migliorie) che da essa ne scaturirono, furono quasi l’ icona caratteristica di un’ epoca di ritrovata serenità spirituale e materiale.
Dai raffinati e signorilissimi “Souvenir de Première Communion” della Maison Basset, alla vasta gamma proposta dagli Ateliers della celebre Maison Bouasse-Lebel di Rue Saint Sulpice, attraverso varie ma pur ricorrenti tipologie – varie per qualità e bellezza- e firmate da altri noti Editori Parigini, quali i Dopteur, Letaille, Lamarche, Boumard, Turgis, Villemur, Vaurs, Felix, Saintin- solo per citare i più noti e principali- i “Santini-Ricordo di Prima Comunione”dalle celebri incisioni a bulino su lastra d’acciaio (o siderografie) magistralmente colorate a mano, approdarono infine verso la fine del secolo XIX alle prime stampe cromolitografiche, di gusto sobrio e soprattutto ben più economiche delle precedenti.
Un contributo importante nella produzione e diffusione di tale specifica tematica di Santini furono, come appena avanti accennato, quelli manufatti e semi-manufatti prodotti dal buon gusto e dalla creatività delle Suore nei Conventi; oltre ai ben noti “Souvenir du plus beau jour de la vie” dalle delicate miniature simboliche dipinte a mano sulla pasta d’ostia, con incastonate piccole scaglie di vera madreperla- quasi autentici lavori di alta oreficeria !- e applicati “à collage” su basi in cartoncino leggero o realizzate meccanicamente a punzone con eleganti merletti, le Suore-Artiste, pur con il vivo e nostalgico ricordo della nobile pergamena, realizzarono bellissimi Santini manufatti su celluloide, nuova e rivoluzionaria materia, che ben si prestava ad essere dipinta e ritagliata nei bordi, con risultati finali esteticamente assai graziosi.
Al verso, insieme al nome della Comunicanda o Comunicando, al nome della Chiesa ospitante la celebrazione del Sacramento e, naturalmente, alla data dell' evento, spesso i Collezionisti hanno oggi la piacevole sorpresa di trovare belle dediche manoscritte,- frasi delicate e di un sentimento oggi purtroppo estinto- quasi a perpetrare oltre alla sacralità dell' evento religioso, la tappa importante rappresentata dallo stesso nella storia della famiglia....
Tridimensionali, a foggia di “cappellina”, realizzati con punzoni sempre più raffinati e precisi, o “a edicola” cosiddetti, con il doppio strato trinato meccanicamente ma rigorosamente colorato a mano e lumeggiato in oro, che si aprono con meravigliato stupore sulla scena principale “nascosta” dalle belle antine stilizzate, i “Santini-Ricordo della Prima Comunione” raggiungono tra il 1890 e gli inizi del secolo XX una nuova ed inedita dimensione di “spettacolare bellezza”.
Tipici del nuovo “Stile floreale”, delicato e romantico, affermatosi in Francia come Art Nouveau ed internazionalmente noto come “Stile Liberty”- Jugendstil in Tedesco -furono i famosi “Souvenir de Première Communion” a teatrino (in Francese: “à systéme”), mirabili “altarini” tridimensionali di cartoncino stratificato, che grazie ad ingegnosi sistemi di linguelle e ad una ricca cornice floreale - elemento appunto tipico e ricorrente dello Stile suddetto -rapiscono ancor più di un giocattolo bello e costoso la fantasia dei giovani Comunicandi e degli stessi adulti, parenti ed amici, che con stupore infantile li ricevono in dono a ricordo imperituro del lieto evento….
Paola Galanzi
IMPORTANTE: Ringrazio sin d' ora i Collezionisti che avranno piacere ad arricchire con le immagini dei loro Santini-Ricordo di Prima Comunione questo articolo.
Con le Vostre immagini, sarà possibile creare una bella GALLERIA- similmente a quella realizzata grazie al Vostro apporto con i Santini Praghesi- da condividere amichevolmente insieme !
Che lavoro atento e ben fatto questo artcolo sui santini di prima comunione che sono i miei preferiti: molto interessante e di grande coinvolgimento emotivo per i collezionisti l' entusiasmo e la partecipazione nel sito.
RispondiEliminaBravissimi,io sono con voi
Astrid
Ciao Paola,
RispondiEliminati allego due santini, spero interessanti, molto diversi tra loro.
Il primo è una miniatura su carta, tutta dipinta con il testo scritto, con i sacri Cuori di Gesù e di Maria contornati da tralci di fiori simili ad una corona d’alloro che incoronava gli imperatori romani, il gambo è stretto in basso da un leggero nastrino azzurro.
Il calice eucaristico è in alto, sovrastato dal cuore di Gesù e con accanto i simboli del pane (frumento) e del vino (uva).
In basso reca un testo in francese con una bella calligrafia, i bordi sono stati rifilati a forbice. Non reca nessuna data e credo di poterlo collocare nella seconda metà del XIX secolo.
L’altro è un bel santino con apertura a teatrino, sempre della seconda metà del XIX secolo.
Ha la figura della comunicanda applicata con un vestitino in pasta d’ostia, è applicata anche l’immagine a destra in cromolitografia.
Si apre come dicevo a teatrino e rimane in piedi tramite un piedino nella parte dietro. È un santino interessante, peccato abbia parecchie mancanze sui bordi.
Vi abbraccio e saluto, ricordandovi che avete un sito sempre meraviglioso.
Stefano Fasoli
Buonasera a Voi complimenti bella questa raffinata e romantica commemorazione della prima comunione cosi lontana nel tempo ma sempre in me viva e presente. Partecipo volentieri con alcune immagini tratte dalla mia modesta raccolta all'arricchimento futuro della programmata galleria sempre che le troviate interessanti all'uso.
RispondiEliminaComplimenti ancora per il lavoro che fate mi chiedo ogni sera che vedo un nuovo articolo quanto impegno e quante ore impiegate per darci tutte queste informazioni.
Non mollate
saluti, patrizia
Ciao Paola,
RispondiEliminati seguo sempre, anche se il tempo è quanto mai tiranno! Parlando di Prime comunioni, ho in collezione una bella sezione dedicata alla Prima Comunione di San Luigi Gonzaga (con San Carlo Borromeo, ovviamente...) Pensi che possa interessare qualche immaginetta per il tuo sito?
Abbiamo avuto modo di apprezzare il pregevole lavoro fatto, romantica e malinconica l'atmosfera che ti pervade nel vedere scorrere le immagini proprio un defilè di moda, dei souvenirs di un tempo lontano, della prima comunione, momento molto sognato da molte "Bimbe Civettuole" della facoltosa società.
RispondiEliminaComplimenti e grazie per aver dato visibilità ad alcuni pezzi della nostra raccolta
Cari saluti, lucio e patrizia
ringrazio Paola e Renato per il tempo che ci dedicano e che dedicano amorevolmente ai santini, la raccolta di immagini è bellissima.
RispondiEliminaSono sempre felice di vedere il vostro sito perchè come già vi ho ripetuto più volte è veramente interessante e fatto con cura.
grazie e un grande saluto.
Stefano
Ciao Paola,
RispondiEliminasolo un breve pensiero:
“Nella vita di ogni persona sono poche le cose belle che rimangono impresse per sempre nella memoria, il primo giorno di scuola, il primo bacio, il giorno del matrimonio, ma per tutti penso che il ricordo più bello ed indelebile sia il giorno della prima comunione quando per la prima volta ti avvicini veramente a Gesù. Attraverso queste immaginette rinasce vivo questo dolce ricordo”.
Giancarlo Gualtieri
Cara Paola, anche per me, come per Carluccio Frison, il tempo è tiranno, e tu lo sai!
RispondiEliminaHo visto pertanto solo stasera questo bellissimo lavoro che hai fatto sui Santini Ricordo della Prima Comunione: splendide immagini e puntuale competente ed esaustivo commento che aiuta a colmare lacune che molti di noi, seppur collezionisti, comunque abbiamo!
E' bella anche l'intenzione che la raccolta di immagini che hai presentato possa e debba arricchirsi con nuovi contributi!
Io lo farò: sai che l'argomento è tra i miei più amati e comprova ne è l'esposizione che allestii nel 2006 a Follina e Caorle e che propiziò il contatto con Rosina Llagaria di cui abbiamo ammirato in questi giorni la splendida galleria di Santini.
Ancora complimenti e grazie per le opportunità che dai a noi tutti, amanti delle immaginette sacre!
Mario